I temi dell’agroalimentare nell’incontro Cna-La Pietra

Sul tavolo i problemi del settore e le proposte per innescare una crescita

I temi dell’agroalimentare nell’incontro Cna-La Pietra

I temi dell’agroalimentare nell’incontro Cna-La Pietra

Il mondo della Cna, nella fattispecie il settore dell’agroalimentare, in questi giorni ha incontrato il sottosegretario all’agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra per un confronto sulle problematiche maggiormente rilevanti del settore all’interno della sede della Gi.Metal srl a Montale. E’ stata l’occasione per parlare di quello che rappresenta il mondo di Cna Toscana Centro sul territorio – con oltre 300 aziende dell’agroalimentare ad essa collegate – e quelle che sono le difficoltà del momento. "Ci sono difficoltà in costante crescita – spiegano dall’associazione – i costi energetici hanno sfiancato ogni comparto produttivo, stritolati fra la pressione degli aumenti energetici e delle materie prime e il contenimento dei prezzi alla vendita. Gli aumenti sono al di sotto dell’inflazione e ben inferiori agli aumenti che le aziende agroalimentari hanno subito per l’acquisto di film plastici, etichette autoadesive, cartone, vetro, imballaggi, prodotti aumentati in genere di almeno il 25%, mentre i costi energetici in alcuni casi sono triplicati. Infine, gli artigiani e le piccole imprese che lavorano per la grande distribuzione non vedono riconosciuti gli aumenti richiesti se non per un massimo del 3-5%. Questo significa che il rischio chiusura è alto, perché la situazione non tenderà a migliorare nel breve periodo".

Oltre ad analizzare la situazione complessa, sono state portate avanti anche delle proposte da parte di Cna Toscana Centro che vanno dalla semplificazione burocratica alle filiere passando poi per i consumi e la tutela sia dell’export che del ’made in Italy’. "Serve sempre di più – confermano dalla sigla confederale – il potenziamento di forme di raccordo e collaborazione tra i diversi livelli istituzionali in modo da valorizzare le specificità territoriali all’interno di una visione unitaria. Ci sono poi le filiere: con ‘Altragricoltura’ è stato sottoscritto un accordo di collaborazione per dare rappresentanza a un progetto che affronti l’agroalimentare in termini di riorganizzazione delle filiere e delle comunità. Riorganizzazione che deve garantire il reddito ai produttori, i diritti ai lavoratori, una alimentazione sicura e garantita ai cittadini fondata sul cibo artigiano di territorio e prodotto assicurando benessere e qualità ambientale".

Nel confronto avuto col sottosegretario La Pietra si è discusso anche di quelli che sono i rapporti fra gli artigiani stessi ed il mondo della grande distribuzione. "Abbiamo a che fare col principale partner di filiera ma il consumatore finale non sa mai ciò che acquista – concludono da Cna Toscana Centro – I prodotti Dop derivano da piccole e medie imprese: a livello europeo Cna sta mettendo in campo azioni per sostenere un’armonizzazione delle norme che possano determinare acquisti consapevoli e non ingannevoli. Ci dovrebbe essere un maggior dialogo con le Pmi, nella consapevolezza che tracciabilità e trasparenza rappresentano un valore aggiunto".