I saldi non decollano. Commercianti delusi: "Svendite tutto l’anno. La gente non spende"

Il coro è unanime: "I negozi sono vuoti e la merce si accumula". E poi l’attacco: "Mancano iniziative in grado di attirare le persone". L’unico punto fermo resta il mercato, considerato l’unico volano.

I saldi non decollano. Commercianti delusi: "Svendite tutto l’anno. La gente non spende"

I saldi non decollano. Commercianti delusi: "Svendite tutto l’anno. La gente non spende"

"Questi saldi invernali è come se non fossero mai partiti. La famosa "corsa alle occasioni", come veniva definita un tempo, adesso non esiste più". E’ tutt’altro che entusiasta il commento dei negozianti pistoiesi in relazione all’andamento dei saldi, cominciati ormai da quasi un mese in Toscana (per la precisione il 5 gennaio). Andamento che potrebbe sembrare al di sotto delle attese, ma che invece rispecchia più o meno quelle che erano le previsioni - non proprio ottimistiche, per usare un eufemismo - dei commercianti del centro storico.

"Sta andando più o meno come l’anno scorso - racconta Giulio Guercini, titolare del negozio d’abbigliamento Adalgisa di via Porta Carratica - Innanzitutto c’è da entrare nell’ottica che i saldi sono passati di moda. E non potrebbe essere altrimenti dato che gli sconti, sostanzialmente, ci sono 12 mesi su 12. In secondo luogo, non si può non considerare che di persone, soprattutto durante la settimana, se ne vedono davvero poche passare, specie da questa strada, ma in generale in tutto il centro. E chi viene, lo fa magari per comprare un determinato prodotto che ha già in mente o un capo di cui ha davvero bisogno. Sono pochissimi i curiosi che poi entrano in negozio a dare un’occhiata. Peraltro, non mi sembra di avvertire in giro un gran voglia, e nemmeno la necessità, di acquistare".

La musica non cambia spostandosi da Barghini Moda. "Siamo partiti con il 30% di sconto, poi siamo saliti fino al 50%. Ma i risultati - affermano, dal negozio d’abbigliamento di via Cavour, Cinzia Meli e Andrea Santini - non sono soddisfacenti. I clienti stanno attenti a quello che spendono. E di conseguenza, a meno che non abbiano un reale bisogno o non trovino un’occasione impossibile da lasciarsi scappare, preferiscono risparmiare. Questi saldi sono iniziati a rilento e sono destinati a proseguire sulla medesima falsariga". Come già sottolineato da Guercini, uno dei problemi - a detta dei commercianti - risiede nelle poche presenze in centro.

"Si fa poco o nulla per attirare le persone: mancano iniziative o comunque qualcosa che invogli davvero i potenziali consumatori. Se siamo ancora aperti, significa ovviamente che un po’ lavoriamo, ma servirebbe un aiuto da parte dell’amministrazione comunale", fa notare Stefano Sbaragli, titolare del negozio d’abbigliamento Sbara in via degli Orafi. Gli fa eco Leonardo Simoni di Milano 51. "Durante la settimana, solo nei giorni del mercato si muove qualcosa. Ma chi viene per quello, poi non entra nei negozi e quindi è un giro piuttosto fine a se stesso per quanto ci riguarda. Sul tema strettamente legato ai saldi invernali - dice il gestore dell’attività di via Cavour - non mi sembra sia cambiato molto rispetto ad un anno fa. Anche questi andrebbero rilanciati in qualche modo, innanzitutto facendoli scattare da febbraio e durare non due, ma un mese massimo (questa edizione, in Toscana, si concluderà il 5 marzo, nda)".

Il giro di voci si chiude con la testimonianza di Francesca Targetti di Max Pell Pelletterie in via della Madonna. "Stiamo notando che i clienti comprano più volentieri la merce a prezzo pieno, ma davvero bella, piuttosto che quella a saldo. A noi comunque le cose tutto sommato vanno bene in questo periodo. Poi che i saldi siano organizzati in maniera sbagliata, su quello non c’è dubbio".

Francesco Bocchini