I genitori di Dodò con gli studenti

I genitori di Domenico Gabriele, ucciso dalla mafia nel 2009, parleranno alle scuole medie di Quarrata insieme all'autore di un libro sulle vittime innocenti delle mafie. L'incontro si terrà il 26 febbraio per promuovere la legalità e la memoria delle vittime.

Parleranno direttamente ai ragazzi delle scuole medie di Quarrata, praticamente coetanei del loro figlio ucciso a soli 11 anni a Crotone dalla mafia nel giugno del 2009, i genitori di Domenico Gabriele, per tutti Dodò. Insieme a loro ci sarà Rosario Esposito La Rossa, autore del libro "Assenti senza giustificazione" che racconta la storia di 23 bambini assassinati dalla criminalità organizzata, tra i quali Dodò. Nasce dalla collaborazione tra l’associazione Libera di Pistoia e il Comune di Quarrata per parlare di legalità e mafia, l’incontro in programma per il 26 febbraio al Forum della Banca Alta Toscana di Vignole, alle 9.30, con alcune classi medie dell’Istituto comprensivo Nannini di Vignole e dell’Istituto Comprensivo Bonaccorso da Montemagno di Quarrata. "E’ una riflessione in preparazione al 21 marzo, Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie – ha spiegato Alessandra Pastore di Libera – già da più di due anni collaboriamo con il Comune di Quarrata, con tante iniziative per parlare ai giovani dilegalità, come con il progetto sul terreno confiscato alla camorra a Catena, dove abbiamo lavorato in estate con i ragazzi". E’ per questo che sono stati contattati i genitori di Dodò, Giovanni e Francesca (in foto), che dopo la tragedia hanno dedicato la loro esistenza alla memoria, alla testimonianza e all’impegno sociale. Il bambino morì dopo un calvario di tre mesi, dopo essere stato colpito in una sparatoria per un regolamento di conti, avvenuta nelle vicinanze del campetto da calcio in cui lui stava giocando. "Ringrazio i genitori di Dodò – ha detto l’assessore alla legalità Mariavittoria Michelacci – che pur con l’immensa e inspiegabile perdita del figlio, hanno fatto della loro vita una missione divulgativa".

Daniela Gori