Green pass scuola: gli indecisi si convertono

Operazioni di verifica lunghe negli istituti. Molti hanno scelto il tampone con la certificazione provvisoria, ma il costo è insostenibile

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Ingressi presidiati da custodi, assistenti amministrativi e in qualche caso anche da dirigenti e vicepresidi, muniti della App del Ministero scaricata su tablet di servizio o sui telefoni cellulari personali. E’ iniziato il controllo dei green pass del personale scolastico anche negli istituti pistoiesi come nel resto d’Italia. Sono risultate 6 in tutto, tra docenti e personale Ata, le persone che non sono vaccinate nell’istituto De Franceschi Pacinotti di Pistoia. La preside Concetta Saviello ha spiegato che due di questi, personale Ata, hanno portato una certificazione rilasciata dal medico di famiglia che attesta la loro impossibilità a ricevere il vaccino, in quanto affetti da altre patologie. Per gli altri 4, due collaboratori e due docenti, la situazione sarebbe diversa: finora hanno portato il green pass provvisorio (che viene rilasciato a chi ha il tampone negativo e ha validità per 48 ore) per accedere a scuola, ma sarebbero intenzionati a sottoporsi alle due dosi di vaccino per evitare il costo di un tampone ogni due giorni, che, alla lunga, sarebbe non sostenibile.

"La situazione tutto sommato è sotto controllo - spiega la preside - ma ci sono ancora molti aspetti in cui noi presidi siamo lasciati da soli e che non ci vengono chiariti a sufficienza: come la valutazione dei certificati di chi è impossibilitato a sottoporsi al vaccino". La verifica della certificazione obbligatoria, infatti costringerebbe i dirigenti, a partire dal 1 settembre, a sanzionare il personale scolastico che ne abbia violato l’obbligo. Una posizione certo non facile per ogni preside, che all’inizio ha destato un po’ di preoccupazione per il timore di doversi ritrovare qualche docente "no green pass" con tutte le conseguenze del caso, tra cui dover procedere alla sua sospensione del rapporto di lavoro e sanzione amministrativa pecuniaria. "Ma io ero tranquillo, ho visto tanta collaborazione da parte dei docenti e del resto del personale – ha osservato il dirigente del liceo scientifico Amedeo di Savoia – in queste mattine è andato tutto bene e tutti erano in regola". Tutto liscio anche in entrambe le sedi del liceo Forteguerri, la centrale di corso Gramsci e la succursale di via Mabellini, dove i collaboratori incaricati dalla dirigente Anna Maria Corretti, muniti di tablet hanno utilizzato la solita App per la verifica del certificato verde. Eccessivi anche gli allarmismi dei giorni scorsi su file, ritardi e assembramenti agli ingressi delle scuola dovuti ai controlli, forse perché in questi giorni sono stati verificati i green pass soltanto di quei professori che si sono alternati nella sorveglianza e nelle interrogazioni agli esami di riparazione e non della totalità del corpo docente.

Ma cosa succederà nelle mattine dal 15 settembre in poi, quando tutti gli studenti torneranno sui banchi di scuola e tutto il personale scolastico dovrà presentarsi puntuale all’ingresso? "Restiamo in attesa della nuova procedura che dovrebbe rendere tutto più snello – ha commentato Anna Maria Corretti – per il momento utilizziamo la App che ci è stata fornita. Da noi non ha rilevato nessuno senza la certificazione". Neppure all’istituto Pacini ci sono stati insegnanti o Ata rispediti a casa. "Noi abbiamo predisposto un presidio a cura dei collaboratori scolastici all’ingresso fin dal primo giorno, per il controllo dei green pass degli insegnanti e degli Ata – ha spiegato la dirigente scolastica Ilaria Baroni – gli insegnanti impegnati negli esami si sono presentati a scuola anche un po’ in anticipo. La App ha avuto qualche difficoltà a leggere i QR code delle certificazioni stampate su carta, ma poi si è sistemato tutto velocemente". Niente da segnalare neanche al liceo artistico Petrocchi: "Non è stato facile organizzare i controlli in un istituto come il mio che ha cinque plessi – ha detto la dirigente Elisabetta Pastacaldi – per il momento degli esami è andato tutto bene, ma spero che ci diano del personale in più per quando i docenti saranno al completo. Ci sono state un paio di persone che non si sono vaccinate, ma che hanno fatto il tampone che consente di avere il green pass provvisorio".

red. pistoia