
’Green forum’ al debutto. Il ministro Ciriani a Pistoia: "La transizione ecologica passa anche dal vivaismo"
"Green forum" è il nome scelto per il convegno avvenuto in Sala Maggiore tra chi opera nel settore agricolo e le istituzioni di livello europeo e nazionale. L’obiettivo? Approfondire i temi legati allo sviluppo sostenibile, alla transizione ecologica e alle politiche di sostegno nell’ambito agricolo. Ed è qui che Pistoia, con il suo attivissimo distretto vivaistico, avrà il compito di farsi trovare pronta di fronte alle esigenze future del mercato. "Il distretto vivaistico pistoiese – commenta l’organizzatore del Forum Lorenzo Galligani, membro del Comitato europeo delle Regioni e consigliere comunale di Fratelli d’Italia – è uno dei più rilevanti a livello europeo per il settore primario: è un distretto con specifiche necessità, trainante per l’economia del territorio. Sicuramente questo evento non avrebbe potuto avere una sede migliore". Ospite d’onore il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che ha sottolineato "l’importanza di vivere la transizione con lungimiranza tutelando tutti i settori del nostro Paese".
Tema del giorno: la transizione ecologica a 360°. "Una sfida che non possiamo permetterci di non raccogliere – afferma Patrizio La Pietra, sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali – ma dobbiamo capire come concretamente arrivarci. Un compito non semplice, a cui vogliamo approcciarci nel modo più concreto e meno ideologico possibile. Per far questo – prosegue – posso annunciare che nei prossimi mesi arriveremo finalmente alla legge quadro sul florovivaismo. Quello tanto caro a Pistoia è un particolare settore dell’agricoltura che fino adesso è rimasto sostanzialmente una Cenerentola di tutto il settore primario: questa nuova legge andrà a coprire un buco normativo che sta andando avanti da anni. Una volta a regime, il settore florovivaistico avrà un peso ancora più grande nella transizione ecologica". Tra i principali obiettivi degli aggiornamenti normativi ci sono quelli di permettere alle aziende che producono piante e fiori di poterli più facilmente inserire in progetti di rinnovamento urbano. Parliamo dunque di parchi, alberature cittadine e spazi verdi in prossimità di nuovi edifici. Attività che in parte avvengono già adesso, ma che la nuova legge quadro potrebbe mettere a sistema con norme più semplici e lineari per i produttori. "In questa legge delega ci sono anche elementi innovativi rispetto a quanto avuto finora – prosegue La Pietra –. In particolare, avremo più attenzione al cosiddetto ‘vivaismo forestale’. Da un lato abbiamo gli obiettivi della transizione ecologica che prevedono di piantare qualcosa come 60 milioni di alberi, nei prossimi anni. Dall’altro, però, c’è la necessità di produrli e commercializzarli secondo norme precise. Con questa nuova legge quadro permetteremo anche ai vivai privati, attraverso una serie di certificazioni, di potersi rendere competitivi anche per questo particolare tipo di mercato". Poi la parola al presidente Eugenio Giani: "È indubbio che l’Europa influenzi molto la nostra vita nella quotidianità. La transizione ecologica rientra tra questi aggiornamenti ed è un cambiamento che devono interpretare anche gli amministratori locali, regione compresa". La transizione ecologica, però, non è solamente vivaismo, alberi e fiori. I partecipanti al forum, infatti, hanno toccato anche i temi dell’economia circolare e del piano rifiuti, senza dimenticare l’ambito dei trasporti. "Il discorso sulla transizione ecologica è molto ampio – continua Giani – e passa anche dal piano rifiuti. Il nostro obiettivo è aggiornare la rete degli impianti specializzati, diminuendo le discariche. Serve una specializzazione maggiore anche nell’impiantistica, non solo nella raccolta differenziata. Infine, è bene ricordare come la Regione si stia impegnando anche nella cosiddetta ‘cura del ferro’: abbiamo impegnato le risorse del Pnrr sulla tramvia a Firenze, sul metrotram che collegherà Prato e Firenze e anche sul raddoppio ferroviario che toccherà, appunto, Pistoia e Montecatini. Sappiamo che la ‘svolta green’ è un’assoluta priorità e stiamo lavorando per questo".
Francesco Storai