
PISTOIA
AAA cercansi mediatori linguistici per i bambini ucraini che stanno arrivando nelle scuole pistoiesi. Sono già una decina gli alunni che hanno effettuato l’iscrizione negli istituti di Pistoia e che ora seguono in classe le lezioni. L’ostacolo principale è quello della lingua. Difficile trovare figure che possano interfacciarsi con loro in ucraino e pochi parlano inglese quindi, spesso, si ricorre al traduttore automatico con tutti problemi che ne conseguono. All’istituto comprensivo Frank Carradori, guidato dalla preside Margherita De Dominicis, sono già sei i bambini che sono stati inseriti nella scuola primaria e altri sono in arrivo nella secondaria. "La difficoltà maggiore è naturalmente la lingua – spiega appunto la preside – Ma ci stiamo organizzando fornendo materiale. Alcuni bambini piccoli parlano anche inglese e questo ci facilita le cose. Non vogliamo che la scuola per loro sia un parcheggio. Sappiamo che continuano a collegarsi anche con gli insegnanti dell’istituto che frequentavano in Ucraina, ma ovviamente se il loro percorso in Italia sarà lungo da settembre servirà un’organizzazione diversa". Così come predisposto dal ministero dell’istruzione, per i piccoli sono state effettuate delle vere e proprie iscrizioni a scuola. "Avranno giudizi come gli altri al termine dell’anno scolastico, ovviamente con parametri diversi. In qualche modo ci organizzeremo per rendere questa esperienza utile", aggiunge De Dominicis.
Ancora nessun contatto all’istituto Mantellate nonostante la scuola abbia dato la propria disponibilità: "La rete degli istituti paritari è pronta ad accogliere tutti coloro che busseranno alle nostre porte – spiega la preside Rita Pieri – Senza mediatori culturali però sarà difficile poter integrare nel modo più efficace possibile questi ragazzi. Su questo cercheremo di lavorare insieme al territorio". Sta predisponendo un albo dei volontari per supportare nella comunicazione i bambini ucraini la dirigente Claudia Ciocchetti, del comprensivo Marconi-Frosini. "Tutti i bambini che verranno da noi nei prossimi giorni sono a Pistoia perché hanno comunque parenti o amici che li ospitano, quindi abbiamo pensato di coinvolgere queste persone anche in classe in modo da superare le difficoltà linguistiche. Abbiamo già avuto un incontro con il Comune proprio per discutere le difficoltà nel rintracciare mediatori linguistici e so che tutti gli enti e le associazioni del territorio si stanno attivando in questo senso. Vogliamo essere pronti a lavorare nel migliore dei modi".
Arriverà a breve nel liceo scientifico Savoia un ragazzo ucraino di 16 anni che sarà inserito al primo anno del liceo scientifico tradizionale: "Abbiamo già presentato la scuola e con lui dialoghiamo in inglese – dice il dirigente Paolo Biagioli – Al momento è molto timido e riservato e so che continua a studiare con i docenti in Ucraina attraverso il computer. Come abbiamo detto a tutti gli organi competenti siamo pronti a dare una mano ma non è una situazione facile". Michela Monti