Giacomo Di Napoli morto a 20 anni: "Era un ragazzo prodigio con un futuro brillante"

Lo scorso ottobre a soli 19 anni aveva conquistato il titolo nazionale. Bravo anche a scuola con il diploma "anticipato"

Giacomo Di Napoli aveva soltanto 20 anni

Giacomo Di Napoli aveva soltanto 20 anni

Agliana (Pistoia), 12 luglio 2022 - Giacomo Di Napoli era un giovanissimo campione di volo in aliante, anzi di più, era un artista del volo, un creatore di figure nel cielo. Nell’ottobre scorso, a 19 anni, si era laureato campione italiano di acrobazia in aliante e l’anno prima aveva mancato il titolo per un soffio. E’ sempre stato un ragazzo prodigio. Si è diplomato con un anno di anticipo al liceo artistico di Quarrata ed è stato il più giovane in Italia ad aver conseguito il brevetto di pilota di aereo, di aliante e di elicottero. Il primo in tutto, il primo sempre. Eppure era un ragazzo dai sentimenti semplici. Il titolo italiano l’aveva dedicato alla nonna Mafalda Esterina.

Nato nel 2002, figlio di un ufficiale dell’aeronautica, Giacomo ha mietuto successi in tutte le discipline del volo ed è stato premiato nel 2019 dal Coni quale eccellenza sportiva del territorio. Eccelleva anche nel nuoto, disciplina nella quale gareggiava per la Cogis di Montale nei 200 dorso o nel fondo (1500 e 3000). Ma la sua passione era il volo da sempre. A 16 anni aveva conseguito la licenza di pilota di Volo a Vela e successivamente l’abilitazione acrobatica presso Il Centro Nazionale di Alta Acrobazia in Aliante di Castro Viscardo, seguito dall’istruttore e pluricampione Pietro Filippini, a 17 aveva ottenuto il brevetto per l’areo e l’elicottero. Nel 2020 aveva conseguito anche l’abilitazione a pilotare l’elicottero biposto. Tesserato per l’Aereoclub Volovelistico Toscano faceva parte dell’Aeroclub ASD I Pinguini di Santonuovo. Era appassionato di arte, di musica e anche di psicologia, perché aveva fatto della conoscenza di sé e dell’autocontrollo la sua vera forza, che gli consentiva di raggiungere sempre risultati migliori. Nel suo futuro vedeva gli studi di psicologia e forse una carriera di piloto civile, ma in ogni caso mai avrebbe lasciato l’aliante, la sua vera passione. Raccontava che nel corso di certe manovre con l’aliante "c’è un silenzio che forse solo nello spazio si può provare, è una sensazione a cui non potrei mai rinunciare".