Generazione in campo. Uliveti in adozione. Ager Oliva premiata con l’Oscar Green

L’azienda pistoiese di Tommaso Dami, Ana Soto e Cosimo Lunetti ha conquistato l’edizione regionale per la categoria Impresa digitale. In due anni ha preso in carico tremila alberi in tutta la provincia e oltre. .

L’azienda pistoiese Ager Oliva ideata da Tommaso Dami (33 anni), Ana Soto (29 anni) e Cosimo Lunetti (25 anni) ha vinto gli Oscar Green regionali 2023, per la categoria Impresa digitale, il premio assegnato ogni anno alle imprese agricole più dinamiche, innovatrici, sostenibili la cui premiazione si è tenuta a Firenze sotto lo slogan "Generazione in campo". Ager Oliva, in soli due anni, ha preso in carico ben 3000 ulivi tra Pistoia, Montecatini Terme, Montale e Vinci, grazie a un modello di business basato sull’adozione degli uliveti, da parte di appassionati e da parte di investitori strutturati. "Non è vero che i giovani non vogliono coltivare i campi, allevare animali, tagliare la legna nel bosco o guidare il trattore – spiega in una nota Coldiretti Toscana –. A sfatare l’antipatico cliché sono le oltre 3mila domande presentate per bandi regionali del Piano di Sviluppo Rurale nel periodo 14-22 che hanno contribuito alla nascita, all’insediamento e allo sviluppo di quasi duemila aziende giovanili che stanno adattando velocemente la nostra agricoltura alle tante sfide del prossimo futuro e contrastando, con la loro presenza e le loro attività, il fenomeno della spopolamento dalle aree rurali". Sono 2.746 le imprese agricole under 35 in Toscana, in crescita del 2,2% rispetto al 2019 secondo il sistema camerale, che salgono a 4.336 se consideriamo gli under 40 secondo l’Istat. Quasi un decimo delle aziende agricole under 35 si trova nel pistoiese. Alla premiazione di Firenze hanno partecipato la presidente di Coldiretti Toscana, Letizia Cesani, il delegato nazionale Giovani Impresa Coldiretti, Enrico Parisi, il delegato alle politiche giovanili e per l’innovazione della Regione Toscana, Bernard Dika, il consigliere regionale, Marco Niccolai ed il direttore della Camera di Commercio di Firenze, Giuseppe Salvini.

"L’attività agricola è la chiave per scoraggiare la fuga dei miei coetanei dalle campagne, creare occupazione giovanile e nuovi presupposti per un rilancio delle comunità rurali. Un processo che va però accompagnato a investimenti sui servizi essenziali e sulle infrastrutture digitali perché il mondo, la vendita, la promozione, le relazioni, oggi sono dentro i nostri cellulari e noi dobbiamo essere connessi. Gli altri scogli che rallentano il rinnovamento sono l’accesso al credito e al capitale fondiario. – spiega Francesco Panzacchi, delegato Giovani Impresa Coldiretti Toscana –. Ogni giorno tocchiamo con mano il desiderio e la volontà di dedicarsi all’agricoltura di tanti ragazzi e ragazze complice anche la ricerca di uno stile di vita scandito dalle stagioni e non più dal cartellino da timbrare o dai target. Il loro contribuito, le loro competenze e la capacità di diversificare sono fondamentali per accelerare il percorso di transizione energetica, ambientale, sociale, economica di cui la nostra Toscana ha bisogno per restare leader a livello mondiale del buon cibo, dell’accoglienza turistica e della bellezza. Molto è stato fatto, ma molto c’è da fare per tradurre i progetti che sono ancora sulla carta in imprese".