
Sgradevole incidente al cimitero di Pontito, in occasione della sepoltura di Brasilina Gaggini. La donna, 96 anni, era scomparsa nella notte del 31 ottobre all’ospedale di Pescia. Lascia la figlia Loriana e i nipoti Stefano e Gabriele. In occasione del funerale è accaduto quello che un testimone, Graziano Zomini, ha definito "sgradevole, disgustosa, raccapricciante, intollerabile che mi ha disturbato e indignato". È lo stesso Zomini a spiegare l’accaduto: "La fossa preparata per accogliere la bara, a parer mio poco profonda, era di misure inadeguate in lunghezza e larghezza. Gli addetti, al momento di calarla, si sono trovati in grosse difficoltà, non riuscendo a farla scendere agevolmente perché rimaneva incastrata fra pareti troppo strette e corte. Manovrando con le corde, è stato tutto un susseguirsi di calate e alzate. La bara inevitabilmente si inclinava, finendo anche di fianco".
La situazione ha lasciato di sasso i presenti all’inumazione. "L’indignazione si leggeva sui volti dei presenti e soprattutto in quello dei familiari – prosegue Zomini – nel vedere il trattamento riservato al loro caro defunto. Una volta, quando le fosse venivano scavate a mano, questi inconvenienti non accadevano. Ora che preferisce utilizzare l’escavatore e non si dura fatica, pare che munirsi di un metro per verificare le misure sia la cosa più difficoltosa al mondo".
E.C.