
Folla al cimitero monumentale L’ambasciatore brasiliano parla nel nome dell’antica amicizia
Per non dimenticare chi ha perso la vita per aiutare gli altri nel sogno della libertà. E per rafforzare sempre di più un legame già solido tra Brasile e Italia. Ieri al Cimitero monumentale brasiliano di San Rocco si è tenuta la commemorazione delle truppe brasiliane che dopo aspri combattimenti liberarono Montese, aprendo così la via verso la Valle del Panaro e di conseguenza il Nord Italia alle truppe alleate durante la Seconda guerra mondiale. Alla cerimonia, particolarmente partecipata e sentita, erano presenti l’ambasciatore brasiliano in Italia Helio Vitor Ramos e l’addetto militare, colonnello Sergio de Oliveira, oltre ad altre autorità civili e militari, brasiliane e italiane. Alla manifestazione ha partecipato anche una delegazione di persone appositamente arrivate dal grande Paese sudamericano. La mattinata di commemorazioni è iniziata con un omaggio alla Stele, in piazza della Resistenza, per poi proseguire al Cimitero brasiliano dove, dopo l’alzabandiera per mano dell’ambasciatore Ramos, sono state deposte due corone in ricordo dei 462 soldati e ufficiali che furono sepolti in quello che per molto tempo è stato l’unico cimitero brasiliano di guerra in Italia. Nel 1960 il governo sudamericano decise di riportare in patria le loro spoglie. Da quel giorno a Pistoia sono rimasti il Monumento votivo ed è ancora sepolto un militare.
"Questo è un giorno sempre molto importante perché è la dimostrazione dell’amicizia tra Brasile e Italia – ha detto l’ambasciatore Ramos –. Stavo giusto dicendo al sindaco Tomasi che attualmente ci sono 35 milioni di brasiliani con cognome italiano, e anche questa è una grande dimostrazione che il legame tra i due paesi è qualcosa di unico nel mondo. Essere qui per rendere omaggio ai brasiliani che hanno lottato per la libertà d’Italia è per me un piacere e un onore. Qui in Italia, nel 1944 vennero 25mila giovani brasiliani per lottare per la libertà dell’Italia. Quindi il Brasile ha avuto un ruolo fondamentale per la riconquista della democrazia in Italia e la liberazione di questo Paese così legato al nostro".
Al termine della cerimonia è stata scoperta una targa commemorativa della giornata per celebrare e ricordare la fine delle operazioni di restauro che hanno riportato nuovamente il monumento alla sua originale, storica, bellezza. "Oggi è un momento importante di ricordo, una cerimonia alla quale i nostri amici brasiliani attraverso l’ambasciata e tutte le cariche istituzionali danno sempre un grandissimo valore e risalto venendo qua a trovarci in quello che è per loro un monumento simbolico. Quindi li ringrazio. Questa cerimonia si inserisce nei più ampi festeggiamenti della giornata della Liberazione che per noi è il 25 aprile e tutte le altre iniziative che il Cudir ha organizzato in questi giorni".
L’importante ricorrenza entrerà nel vivo oggi, con tante iniziative. A Pistoia, come già annunciato, alle 11 in piazza della Resistenza si svolgerà la cerimonia al Monumento dei caduti con le maggiori autorità (in Comune in caso di pioggia). Al circolo Arci di Bonelle la festa dell’Anpi dalle 9 con la 47sima Maratonina del Partigiano, seguita dalle premiazioni e dal pranzo sociale; alle 15.30 l’omaggio a Modesta Rossi; alle 16 a Montechiaro per la commemorazione al cippo di Silvano Fedi. A Santomato quattro le commemorazioni: alle 9 al cippo di Ponte a Rigoli per ricordare Ubaldo Fantacci; alle 11 corona all’omonimo giardino; alle 21 al circolo Arci di Santomato il concerto con il coro Città di Pistoia (focus nella pagina culturale). Al circolo Arci di Porta al Borgo, infine, la programmazione di “Coraggio e sempre avanti: il 25 aprile non è finito!“ prevede, a partire dalle 13, un pranzo in strada, seguito dalle 15.30 da concerto e dj set.
Gabriele Acerboni