REDAZIONE PISTOIA

Fidanzato accusato di violenza, la sentenza è di assoluzione

L’avvocato Riccio: "Solo con le motivazioni sapremo se per insufficienza di prove o perché il fatto non sussiste"

In riferimento all’articolo, pubblicato in data 13 luglio, dal titolo, "Violenza davanti alla microcamera, assolto per insufficienza di prove", l’avvocato Mario Riccio, difensore dell’imputato insieme al collega Paolo Frosini, chiarisce che: "La sentenza non è stata di assoluzione per insufficienza di prove come riportato nel titolo. L’imputato è stato assolto ex articolo 530 del codice di procedura penale. Poi, se l’assoluzione è stata data ai sensi del primo, secondo o terzo comma dell’art. 530 c.p.p., lo sapremo solo con il deposito della motivazione. Il pm aveva chiesto l’assoluzione per insufficienza di prove. I difensori, il sottoscritto e l’avvocato Paolo Frosini, l’hanno chiesta ai sensi del primo comma di quell’articolo e cioè ’perché il fatto non sussiste’. La richiesta di assoluzione piena è giunta al termine di una discussione nella quale i difensori hanno sostenuto la falsità della narrazione offerta da chi si voleva vendicare di un fidanzato che, scopertone il tradimento, l’aveva lasciata. Vedremo entro tre mesi se l’assoluzione è stata piena o per insufficienza di prove".

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