
Nel primo incontro al Polo Gatteschi. ,. Virginia Amorosi e Brenda Fedi
Una parola che ha attraversato i secoli e che adesso, a Pistoia, è protagonista di un ciclo di appuntamenti dedicati alle sue accezioni nel passato e nel presente e alle sue molte declinazioni, da quella ambientale alla memoria, dalla guerra alla dissidenza. In città, fra il polo culturale Puccini Gatteschi, il parco della Rana e la sezione soci Coop Pistoia, da lunedì fino a venerdì si tiene il Farestoria Festival, una serie di incontri dedicati al concetto di resistenza, curato e organizzato dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Pistoia, in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione.
"L’idea di questo festival nasce dalla volontà di arricchire gli strumenti culturali dell’Istituto, aggiungendolo alla nostra rivista, alle attività che facciamo con le scuole e al docufilm festival – spiega il direttore dell’Isrpt Stefano Bartolini –. Ci sembrava mancasse uno strumento culturale dedicato alla città e ai cittadini, e allora abbiamo deciso di lanciare un festival dedicato alla storia in cui invitare autori italiani e stranieri ma anche dare voce a forme di partecipazione più associative come i giochi da tavola".
Il festival, che si organizza in cinque giornate di appuntamenti, unisce i talk con autori e accademici con giochi da tavolo, presentazioni e discussioni. Un modo di raccontare la storia moderno e coinvolgente, che punta ad attrarre un pubblico variegato e diventare un appuntamento fisso dell’estate pistoiese.
"Da anni parliamo della crisi della storia e del fatto che la società è schiacciata solo sul presente, ma al contempo c’è un grande consumo culturale di storia, pensiamo solo alle tante rievocazioni che si fanno in giro per l’Italia. L’attenzione del pubblico nasce dal basso, tantissime persone hanno molto interesse per la storia, banalmente anche per le sue correlazioni con l’attualità. Questo festival punta a creare un collegamento fra quello che facciamo come istituto storico e la sete di storia dimostrata da tante persone. Oggigiorno alla storia ci si approccia in maniera diversa rispetto al passato, e noi vogliamo interfacciarci con questa realtà" spiega Bartolini.
Dopo l’appuntamento di lunedì, in cui sono stati ospiti Virginia Amorosi e Brenda Fedi, stasera (martedì 8) è il turno di Giulia de Florio, Simone Paoli e Andrea Borelli con "Guerra, resistenza e dissidenza nell’Europa del XXI secolo" e "Palestina, quale storia?" con Francesco Saverio Leopardi in dialogo con Luca Cappellini e Brenda Fedi, "Resistenza: i tanti volti di una parola" con Edmondo Montali, il direttore Bartolini e Robert Bianchi. Giovedì poi "Territori in lotta. Capitalismo globale e giustizia ambientale nell’era della crisi climatica" con Monica Pacini e Silvia Pizzirani con Brenda Fedi. Infine venerdì tre appuntamenti: "Il primo libro di didattica della storia", "L’altra faccia del benessere" e il gioco "Il Novecento in gioco. Una serata di giochi da tavolo sulla storia del XX secolo".
Corrado Ciampi