REDAZIONE PISTOIA

Falde acquifere e Bilancino tengono "Quadro migliore dell’anno scorso"

Il punto di Publiacqua: "Finora non si sono registrate particolari criticità". Cruciali le prossime settimane

Falde acquifere e Bilancino tengono "Quadro migliore dell’anno scorso"

"La salute della falda acquifera di Pistoia è discreta, nonostante il mese di luglio si sia rivelato estremamente caldo e asciutto su tutta la provincia". Le parole rassicuranti arrivano direttamente da Publiacqua che, nonostante al momento non vi siano criticità nell’approvvigionamento dell’acqua sul territorio, prosegue il monitoraggio giorno per giorno in vista dei mesi statisticamente più siccitosi dell’anno.

"La falda in provincia è messa piuttosto bene, ben meglio dell’anno scorso, ma soprattutto l’invaso di Bilancino è in altrettante buone condizioni di portata – sottolinea Matteo Colombi, responsabile relazioni esterne Publiacqua –. Pistoia e Bilancino, così come gli acquedotti cittadini vicini di Prato e Firenze, sono sostanzialmente interconnessi in città: semplificando un po’ la questione, laddove c’è necessità di acqua extra, Pistoia può pescare l’acqua da Bilancino nella ’rete’ degli acquedotti della piana, oltre che dalla sua falda".

Negli ultimi anni Publiacqua ha lavorato, tramite una migliore efficienza dei pozzi e delle tubature, per rendere Pistoia sempre più auto-sostenibile a livello di disponibilità di acqua. Inoltre, la presenza di un invaso come quello di Bilancino a disposizione in casi di necessità allontana di molto lo spettro di emergenze.

Al momento, infatti, Bilancino incanala 67 milioni di metri cubi: un ottimo livello, raggiunto grazie ad un mese di giugno particolarmente piovoso su cui la piana Pistoia – Prato – Firenze può vivere di rendita. Per quanto? La situazione al momento è sotto controllo, anche se l’auspicio è che nei prossimi giorni possa tornare a piovere.

"L’estate vera è iniziata con un po’ di ritardo – commenta Colombi – e come abbiamo visto per tutto luglio le falde e Bilancino non hanno ricevuto precipitazioni degne di nota. Non ci preoccupa – evidenzia, ma se la situazione dovesse perdurare anche per tutto il mese di agosto qualche problema potrebbe sorgere nelle aree non interconnesse con Bilancino, come quelle delle aree collinari che già l’anno scorso andarono in sofferenza".

"Consideriamo anche che più il caldo e la siccità sono prolungati – aggiunge –, più aumenta fiosologicamente il consumo di acqua negli utenti". E questo è senz’altro un elemento che va attenzionato.

Occorre fare un’altra considerazione: nel 2022 la siccità e il caldo fu molto più prolungato di quanto stiamo sperimentando fino adesso nel 2023.

"Nel 2022 il caldo africano arrivò a fine maggio – sottolinea Colombi – e le prime piogge arrivarono più di tre mesi dopo. Ci furono alcuni disagi, soprattutto nelle aree dove la falda tende a svuotarsi più velocemente, ma nulla in confronto a quella tremenda del 2003: allora le problematiche furono molte molte di più in aree molto più vaste come portata".

"Cosa è cambiato? A parità di lunghezza di siccità, adesso abbiamo a disposizioni tecnologie che permettono di ridurre gli sprechi, individuare con prontezza le perdite e massimizzare l’acqua a disposizione – conclude il responsabile relazioni esterne Publiacqua –. Vent’anni fa questa tecnologia non c’era e mandare in crisi le falde era relativamente più semplice, adesso i rischi sono minori".

Francesco Storai