Ex Tempesti: c’è il rilancio L’ipotesi del supermercato

Una nuova offerta del 10% in più riaccende le speranze di decoro e sviluppo. Si potrebbe trattare di una società che appartiene alla grande distribuzione.

Novità nel recupero dell’area ex Tempesti. Dopo l’aggiudicazione provvisoria all’asta giudiziaria del 12 gennaio scorso, per l’offerta minima prevista, 1.975.392 euro (il prezzo base era 2.079.360), c’è stato un rilancio del 10% ed è stato pubblicato un nuovo avviso per il 13 aprile, con prezzo base 2.173.000 euro. Il Tribunale si riserva, per legge, un breve tempo per valutare altre, eventuali, offerte migliorative ai sensi della legge fallimentare. E l’offerta migliorativa è arrivata. La nuova vendita senza incanto si svolgerà al tribunale di Firenze. Il giudice delegato è Rosa Selvarolo, il curatore fallimentare Gennaro Scalamandrè. Nell’aprile 2022, al quinto tentativo d’asta, ci fu un’aggiudicazione provvisoria che poi non si concretizzò. Nel settembre 2022 sesto tentativo, con asta deserta. Nuovo spiraglio a gennaio 2023, settimo tentativo con aggiudicazione provvisoria. Il successivo rilancio con un aumento del 10% ha suscitato nuove speranze, nell’auspicio che si apra finalmente una concreta possibilità di utilizzo di quel vasto complesso a destinazione mista (produttiva, commerciale e direzionale) ponendo fine al degrado in cui versa l’area da una quindicina di anni, ma anche all’aprirsi di nuove opportunità di lavoro. C’è interesse tra le persone per sapere chi può essere l’acquirente. Nel tempo si sono susseguite varie voci, ora si parla di una società che opera nella grande distribuzione e si ipotizza un supermercato. Ma gli estremi dell’offerente verranno appresi al momento dell’udienza. La procedura prevede che in sede di rilancio l’interessato protocolli l’offerta in busta chiusa alla cancelleria. Questo per preservare l’integrità e la regolarità del procedimento di gara. Il complesso è tra la statale 719 (via Galilei), via Selva, via Coppi e via Chiusa. Tra erbacce e rifiuti spuntano due grandi blocchi fatiscenti, per i quali si prospettano destinazione commerciale e direzionale su via Galilei e produttiva su via Coppi. I lavori iniziarono nel 2006 con grandi speranze di sviluppo. Nel 2008 la crisi non risparmiò la storica azienda Tempesti, il cui fallimento causò lo stop. Nel 2011 una possibile ripresa da parte di un’azienda fiorentina fu bloccata per un procedimento giudiziario con sequestro dei beni.

Piera Salvi