REDAZIONE PISTOIA

Da domani al via gli spettacoli di Obludarium, l'evento dei fratelli Forman

Appuntamento eccezionale in piazza del Duomo dove si mescola circo, cabaret, teatro e poetica

I fratelli Forman

Pistoia, 23 settembre 2014 -  Da domani 24 a domenica 28 settembre, alle ore 20.30 (festivo ore 17.30) sulla piazza del Duomo di Pistoia arriva Obludarium, dei Fratelli Forman, figli del cineasta Milos Forman: un successo per questo evento speciale per la Toscana e la Città di Pistoia che ha infatti già registrato il "tutto esaurito" e che apre in grande stile la Stagione 2014-2015 del Funaro Centro Culturale e la II edizione della rassegna "Infanzia & Città", realizzato con Associazione Teatrale Pistoiese e Comune di Pistoia, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e il contributo di Cassa di risparmio di Pistoia e della Lucchesia, Vannucci Piante e Conad del Tirreno.

“Straordinario” anche perché rara è la possibilità di vedere la Compagnia in Italia. Obludarium è una stupefacente macchina teatrale, che miscela sapientemente atmosfere da circo di inizio secolo, il sapore del cabaret, del teatro di figura e la“poetica del diverso”.La pista rotante, al centro della scena è popolata da “freak”, strani personaggi che si possono scovare in film grotteschi, alle fiere, fra i venditori ambulanti, gli attori, i ballerini di pittoreschi bar di periferia, ma anche fra uomini e donne comuni, stigmatizzati per varie forme di diversità o malformazione fisica. Abitano la pista le marionette, talvolta giganti, elemento fondante della tradizione ceca – la legge teatrale del 1948 legittimò appieno e definitivamente questa antica arte affiancandola a “teatro”, “opera” e “”balletto” e la materia iniziò così ad essere insegnata anche all’Accademia delle Arti Musiche di Praga - e con loro sirene, cavalli, ballerine, ombre, clown sonnolenti e pupazzi che rendono di colpo evidente il fascino e la poesia che porta con sé il “mondo degli esclusi”. Un paradigma che trae ispirazione dall’infanzia – e fa tornare bambini mantenendo uno sguardo sempre divertito e curioso- e si muove al ritmo di musiche tzigane.

Spiega Petr Forman, regista dello spettacolo: "Alcune persone sono benedette dalla bellezza, dal fascino e la luce che la vita, il fato o forse Dio gli hanno donato. Queste persone, con queste doti, spesso influenzano il nostro “gusto”. Coloro invece, che sono stati baciati da un non così gentile destino sono i “freak” della natura e devono combattere per guadagnarsi il nostro rispetto. Alcuni affogano nella loro tristezza o si uccidono. Sono brutti, talvolta mostruosi. I bambini ne hanno paura, gli adulti li evitano. E’ facile riconoscere i loro punti deboli perché non possono essere nascosti e se li devono portare dietro per sempre. Ci irritano con la loro mostruosità e il loro essere “diversi”.

Non vogliamo guardarli eppure, quando ce li ritroviamo davanti non riusciamo a staccargli gli occhi di dosso. Stimolano i nostri sensi: ci rubano la serenità e l’illusione che il mondo sia bello perché ci ricordano che in esso esistono anche la disperazione e la debolezza. Abbiamo paura di loro e questo è forse il motivo per cui li feriamo, nonostante ci diverta conoscere il loro destino. Questa serata è dedicata a loro." L’aspetto visivo e, insieme, la visionarietà sono i punti di forza di questo spettacolo poetico e dal raffinato senso dell’umorismo, composto da un insieme di numeri, momenti e storie, legati da un’atmosfera onirica: l’idea è che sia possibile vivere in un mondo fuori dalla normalità, dove la meraviglia nei confronti dei “fenomeni” che oltrepassano la nostra capacità di comprensione sono sentimenti alla portata di tutti, strumenti utili per godere della complessità del mistero.