
QUARRATA
Un elicottero ultraleggero è precipitato nel pomeriggio di ieri in un campo nella frazione di Iolo, in provincia di Prato, dopo aver toccato un cavo dell’alta tensione di Terna. A bordo c’era Francesco Nencini, ottantenne di Prato: il figlio ha provato a salvarlo invano. La tragedia di ieri ha colpito al cuore anche il campo di volo di Quarrata, a pochi chilometri in linea d’aria da Iolo, dal quale era decollato. Ieri era una giornata ideale per il volo, senza nubi, senza vento, il clima perfetto. Nencini, uno dei più anziani frequentatori del campo di volo quarratino I Pinguini, era esperto e voleva godersi un’altra giornata in cielo. Una di quelle che gli piacevano tanto, come si vede anche delle foto del suo profilo Facebook. Invece il cielo blu si è tinto di rosso, del sangue di un uomo che l’amava profondamente.
"Purtroppo certe zone urbanizzate non sono l’ideale per partire e atterrare con un elicottero, occorre la massima attenzione – sottolineano ancora dal campo di volo di Quarrata – Oggi (ieri, ndr) era una giornata splendida e le condizioni meteo erano ideali per andare verso spazi aperti. Quando l’abbiamo visto innalzarsi in volo mai avremmo pensato che sarebbe stata l’ultima volta che avremmo visto Francesco". Nencini era partito con l’elicotterino ultraleggero dal campo di volo di Santonuovo, ieri nel primo pomeriggio. L’uomo era solito iniziare da lì le sue escursioni nei cieli con il mezzo di sua proprietà, per poi riatterrare alla base e tornarsene a casa con la sua auto. Nencini però non era uno dei frequentatori della compagnia del club: conosceva tutti, ovviamente, ma viene descritto come piuttosto schivo, tanto che difficilmente si fermava per trascorrere una giornata con gli altri soci, allievi o amanti del volo, quando venivano per esempio organizzati gli eventi o le cene per stare tutti insieme. Per l’ottantenne vittima del tragico incidente il campo di volo di Quarrata rappresentava soprattutto il luogo più vicino a casa dove dedicarsi alla sua passione per l’elicottero. Di solito faceva due chiacchiere con l’istruttore e responsabile dell’aviosuperficie Antonio Mimmo Buoncristiani, o magari con qualche altro socio incontrato ai Pinguini, e poi via sull’elicottero per decollare e conquistare una volta di più il cielo. Il suo cielo, la sua grande passione. Purtroppo il volo di ieri ha avuto un tragico epilogo. L’ultimo volo di un amante degli elicotteri e della libertà che si respira guardando la terra dall’alto in basso. L’ultimo volo "di un amico" dei Pinguini di Quarrata.
Un’altra tragedia che attraversa la famiglia dei Pinguini che ha già dovuto fare i conti con una perdita straziante con la morte prematura del suo giovane grande campione. La scomparsa del ventenne Giacomo di Napoli – morto a luglio in un incidente in Umbria durante gli allenamenti a bordo del suo aliante – è ancora una ferita aperta nel cuore di tutti a Quarrata. Giak, il super ragazzo era cresciuto sotto gli occhi di Mimmo. Da quando gli aveva insegnato a pilotare l’aereo, lui ormai uomo maturo con tanta esperienza alle spalle nella scuola di volo, e Giacomo 16enne curioso che iniziava ad affacciarsi a questa pratica, tra i due era nato un rapporto tutto speciale.
D.G.