È morto Francesco Baicchi. Una vita per la Costituzione: "Impegno di alto livello"

Rosalba Bonacchi, Anpi provinciale, racconta l’ultimo incontro con gli amici "Ci ha lasciato le sue volontà: “Adesso dovete parlare anche di Pace“".

Ieri sera se n’è andato un uomo che ha speso quasi vent’anni della sua vita per difendere "La più bella del mondo", la nostra Costituzione. Francesco Baicchi, classe 1946, ha chiuso gli occhi dopo una lunga malattia che ha affrontato non soltanto con coraggio, ma con una lucidità estrema che ha spiazzato anche chi era da sempre abituato alla sua mente fervida e instancabile. E’ Rosalba Bonacchi, vicepresidente vicaria dell’Anpi Provinciale, sua grande amica e compagna di innumerevoli battaglie, che ci aiuta a ricostruire la figura di Francesco.

"La sua lotta era iniziata nel 2006 quando iniziò, da parte del governo Berlusconi, il tentativo di stravolgere la Costituzione e fu il primo, o sicuramente tra i primi in Italia, a dar vita al Comitato per la difesa della Costituzione che da allora non è mai stato chiuso. Fu grazie a lui che vincemmo il referendum del 2006 e poi ancora più recentemente quello contro l’analogo tentativo di Renzi. Un lavoro intenso, quello accanto a Francesco, sia da parte dell’Anpi che della Cigl. Un lavoro iniziato, nel 2005, con un banchino in via degli Orafi, d’inverno, al freddo, per informare i cittadini di quello che stava avvenendo. Lui era il nostro animatore e la nostra guida. La passione politica lo ha tenuto in vita. La sua competenza era enorme. Proveniva da più esperienze professionali: era stato amministatore di enti pubblici, ma soprattutto, essendo republicano, era stato segretario di Giovanni Spadolini a Roma, affrontando accanto a lui un impegno di altissimo livello.

"Attualmente – ci spiega ancora Rosalba – faceva parte del direttivo nazionale del Cdc (Comitato per la difesa della Costituzione) ed era coordinatore regionale. Tra le sue ultime apparizioni in pubblico il 22 agosto, al convegno di Quarrata. Ultimamente era impegnato nella raccolta delle firme contro l’autonomia differenziata delle Regioni. Ma quello che ci ha stupito di più, come amici e compagni di battaglie, è stata la sua decisione, due settimane fa, di riunirci tutti insieme sul terrazzo di casa sua e questo grazie anche all’impegno di sua figlia Francesca, che è stata straordinaria. Siamo stati insieme con affetto e calore. Lui non ha parlato delle sue condizioni di salute, ma ci ha detto quello che dobbiamo fare, ci ha dato le indicazioni: “Occupatevi di tutti“ ci ha detto “E parlate anche di Pace“. Una mente lucidissima, una persona incredibile, una perdita enorme". "Sapeva a cosa andava incontro – ci ha detto ieri sera Ivano Bechini, segretario provinciale di Rifondazione Comunista –, e poco tempo fa ci ha donato molti libri. Una persona che sapeva mettersi in relazione con tutti. Ci mancherà moltissimo".

Da oggi Francesco Baichi sarà alla Croce Verde, a Sant’Agostino e domani (con orario da definire), ci sarà una cerimonia laica con gli omaggi di chi è stato al suo fianco. Rosalba porterà lo striscione per la difesa della Costituzione che lui aveva disegnato nel 2005.

lucia agati