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"DurAnte-Una parodia infernale" a Bottegone. Domani in scena ci sono gli attori di "Paro Paro"

Lo spettacolo "DurAnte-Una parodia infernale" è una parodia della Divina Commedia di Dante Alighieri, che ironizza in chiave moderna sui passi più famosi dell'Inferno. Scopo dell'opera è diffondere la conoscenza delle rime dantesche in modo divertente e coinvolgente.

"DurAnte-Una parodia infernale", è lo spettacolo inedito che va in scena domani, giovedì 1 febbraio (ore 21.15, ingresso libero) al teatro della Casa del popolo di Bottegone. Un lavoro scritto e diretto da Massi Fruchi, portato in scena dall’associazione culturale Paro Paro,in gara al concorso per compagnie amatoriali "Fabrizio Rafanelli". L’associazione Paro Paro è nata cinque anni fa a San Giovanni Valdarno, dall’idea di quattro ragazzi, i quali decisero di mettere la propria iniziativa, le proprie conoscenze e competenze del mondo teatrale al servizio di chi, nella zona valdarnese, volesse avvicinarsi a quest’ambito. Lo scopo era tenere viva la tradizione culturale del territorio. Nonostante la vasta attività mostrata negli anni e nonostante la varietà delle proprie produzioni, l’associazione mantiene il proprio spirito ironico e dissacrante che ne ha fatto la fortuna e da cui la maggior parte dei suoi lavori sono pervasi. "DurAnte- Una parodia infernale" si inserisce in questo filone.

"L’opera è scritta e diretta da Massi Fruchi, direttore artistico dell’associazione – si legge – ed è una parodia della prima cantica della Divina Commedia di Dante Alighieri, l’Inferno, da cui il titolo. Pur trattando con rispetto l’opera originale, della quale sono espressamente citate in più momenti le terzine più famose, il testo ironizza in chiave moderna su tanti dei passi che vengono toccati dal Sommo Poeta nel suo viaggio. Attraverso una rappresentazione comica e bizzarra per coinvolgere e divertire spettatori di tutte le età, si persegue comunque l’obiettivo di diffondere la conoscenza delle rime dantesche, facendo permanere sullo sfondo un valore culturale di tutto rispetto".

Piera Salvi