REDAZIONE PISTOIA

Duemila pellegrini nell’anno di San Jacopo

E’ ufficialmente terminato ieri con la chiusura della Porta Santa. La soddisfazione di don Carlesi: "Riscoperti i nostri valori principali"

Sono stati circa 2.000 i pellegrini transitati da Pistoia per Santiago de Compostela nel corso dell’Anno Santo jacopeo, che si è concluso ufficialmente ieri, con la chiusura della Porta santa della cattedrale di Pistoia che per la prima volta ha celebrato la ricorrenza in contemporanea con il capoluogo galiziano. In realtà, con le proproghe dovute alla pandemia i mesi di durata sono stati circa 18, quindi un anno e mezzo, ma il numero di persone che sono passate per Pistoia in questo periodo rimane comunque ragguardevole, se si pensa al lungo periodo di lockdown dovuto proprio alla pandemia che ha ridotto fortemente i viaggi e dunque anche anche i pellegrinaggi.

A tracciare il bilancio sono don Luca Carlesi, arciprete della Cattedrale di Pistoia e Alessandro Sabella, assessore al turismo e alle tradizioni jacopee del Comune.

"La pandemia – spiega don Carlesi – ha condizionato l’Anno Santo, tant’è che è stato prolungato, però possiamo dire che la presenza di pellegrini a Pistoia è stata piuttosto importante in questo anno e mezzo dall’apertura della Porta Santa. Si tratta di persone provenienti da tutta Italia, ma anche dall’estero. Sono circa 2.000 le persone che sono transitate per Pistoia. I numeri possono soddisfare una certa curiosità, ma non sono la cosa più importante. Ciò che è emerso è il bisogno di riscossa e di rimettersi in moto, per cui il pellegrinaggio ha assunto anche un significato di nuovo inizio, di ripresa delle attività, ma soprattutto delle relazioni, a cominciare da quella con se stessi, con l’ambiente e con gli altri".

"Sono centinaia e centinaia – afferma l’assessore Sabella – i pellegrini che dall’inizio dell’Anno Santo, cioè dal 9 gennaio 2021 ad oggi, sono transitati da Pistoia, sia in direzione Santiago, quindi in direzione Lucca e poi verso la Spagna, sia in direzione opposta, facendo il percorso verso Firenze e verso Roma. Siamo veramente contenti di questo e crediamo che ci sarà un continuo sviluppo per questa forma di turismo lento ed esperenziale". Pistoia in questo periodo ha riscoperto il piacere dell’ospitalità, anche attraverso la nascita di nuove strutture ricettive, nelle forme più diverse, dal classico hotel ai b&b, fino agli spazi condivisi, come gli ostelli. "Lungo il cammino di San Jacopo in Toscana – riprende l’assessore Sabella – ci sono ben 9 strutture ‘a donativo’, ma ci sono anche molte convenzioni con hotel e b&b, che offrendo un ottimo rapporto qualità-prezzo risultano particolarmente apprezzate da chi affronta il pellegrinaggio. C’è stata una risoperta dei valori e delle tradizioni legate al culto di San Jacopo. Questo era il primo obiettivo ed è stato raggiunto, d’ora in avanti possiamo solo migliorare e portare fuori dalla nostra città, in Italia e all’estero, i nostri valori del pellegrinaggio, uniti al gemellaggio che faremo prossimamente con Santiago de Compostela".

Patrizio Ceccarelli