
Susanna Guazzelli, 16 anni, sfoggia un bellissimo caschetto biondo
Pistoia, 12 agosto 2015 - HA ATTESO pazientemente quattro anni. Ogni tre o quattro mesi, andava dal suo parrucchiere di fiducia, Massimiliano Breschi, per tutti Max che ha il salone a due passi dal viale Adua, per farsi tagliare le punte, perché i suoi capelli rimanessero sani e lucenti. Poi, quando la chioma bionda è arrivata quasi alla vita, ha chiamato Max e gli ha detto: «Ci siamo: domani vengo a donare i miei capelli». L’idea di regalare i suoi capelli ai bambini che li perdono a causa per esempio di una chemioterapia, Susanna Guazzelli, 16 anni di Pistoia, studentessa del corso Igea del Pacini, l’ha avuta leggendo on line di un’associazione che raccoglie i capelli veri per realizzare parrucche per i piccoli pazienti. «L’associazione si chiama ‘Wigs for kids’, letteralmente ‘parrucche per i bambini ’ – racconta Susanna – La cosa mi ha incuriosita e ho pensato: ‘perché non farlo?’. Così ne ho parlato in casa e poi con il mio parrucchiere». Donare i propri capelli è una pratica semplice, ma perché l’operazione vada a buon fine bisogna usare alcuni accorgimenti.
«I CAPELLI devono essere in buono stato, senza doppie punte e senza alcun tipo di tinta o additivo – spiega Susanna – in sostanza, devono essere sani, altrimenti l’associazione non li accetta».
«QUANDO SUSANNA mi ha informato del suo progetto sono stato subito felice di poterla aiutare – racconta il parrucchiere Max – abbiamo compilato insieme tutto il modulo che l’associazione richiedeva insieme alla spedizione della chioma e poi abbiamo fissato l’appuntamento per tagliarli. Susanna è venuta qui in negozio qualche giorno fa. Abbiamo lavato e asciugato bene i capelli, poi li abbiamo divisi e abbiamo fatto diverse trecce, prima di tagliarli. Questo si fa perché i capelli non si annodino e non si sciupino nelle buste in cui vengono messi per la spedizione. Susanna ha regalato trenta centimetri di capelli biondi, bellissimi, e io sono orgoglioso che abbia scelto il mio aiuto. In negozio a Natale e nelle feste acquistiamo spesso gadget del Meyer o dell’Ant, insomma cerchiamo di fare scelte solidali, questa è stata un’altra iniziativa e spero non sia l’ultima». Ora Susanna sfoggia un simpatico caschetto biondo. «Pensare che i miei capelli potranno rendere meno triste il decorso della malattia di un bambino, mi rende felice – racconta Susanna – Non ho mai fatto volontariato, ma questa esperienza potrebbe essere un buon inizio».