Cittadini infuriati per la ’nuova’ Tari Proteste per gli aumenti in bolletta Anche l’opposizione alza la voce

Oggi la scadenza della prima rata: tanti denunciano il salasso, eppure la quota è calcolata sulle tariffe 2022. Pistoia Ecologista Progressista attacca: "Cifre che non trovano giustificazioni nella qualità del servizio".

Cittadini infuriati per la ’nuova’ Tari  Proteste per gli aumenti in bolletta  Anche l’opposizione alza la voce

Cittadini infuriati per la ’nuova’ Tari Proteste per gli aumenti in bolletta Anche l’opposizione alza la voce

La scadenza della prima rata della tassa sui rifiuti incombe (oggi è l’ultimo giorno utile) e si susseguono segnalazioni da parte dei cittadini che sono arrivate alla nostra redazione lamentandosi degli aumenti e chiedendo conto dell’approvazione da parte del consiglio comunale delle tariffe avvenuto a fine marzo. Proviamo allora a fare chiarezza. Dal Comune fanno sapere che il pagamento avviene in tre rate: 40% ad aprile, 40% a settembre, 20% a dicembre dove ci sarà un conguaglio. Le rate di aprile e settembre sono calcolate sulle tariffe del 2022 ed il 40 per cento è calcolato sul totale dell’anno di riferimento ovvero il 2022. L’effetto delle deliberazioni delle tariffe approvate in aula lo scorso marzo, che porteranno agli aumenti di cui abbiamo già dato notizia, si vedranno nella bolletta di dicembre 2023. In buona sostanza i cittadini per apprezzare l’importo secco dell’aumento non devono fare riferimento alle bollette di aprile e di settembre, ma a quella di dicembre perché per i primi due acconti si paga la tariffa commisurata a quella dell’anno precedente mentre con il conguaglio si adegua l’importo alle tariffe deliberate nell’anno in corso. Come a dire, il peggio deve ancora venire. Sull’entità degli aumenti, in particolare, dal Comune spiegano che il 4,5% di incremento è un dato medio, non uguale per tutti: lo sviluppo della tariffa dipende dal DPR 15899 sul quale l’Amministrazione comunale non avrebbe margini di manovra.

E se i cittadini piangono, non si fermano nemmeno le polemiche politiche: "Alcuni esempi delle nuove tariffe? – tuona Pistoia Ecologista Progressista – Una famiglia di tre persone in una casa di 80mq si troverà a pagare circa il 10% in più. Un’attività di bar quasi il 20% in più. Gli aumenti, rilevanti e generalizzati, non trovano giustificazioni nella qualità del servizio – prosegue il gruppo consiliare di opposizione –: Pistoia è il comune capoluogo in Toscana che differenzia di meno e paga di più. Le nostre tariffe sono più alte di Prato e Firenze, per non parlare di Lucca, che ha investito per anni nel porta a porta e adesso ha la tariffa corrispettiva, per cui chi differenzia di più paga di meno. Nei prossimi anni l’andamento della Tari dipenderà sempre di più dalla quantità di rifiuti indifferenziati da smaltire – spiegano –, per questo le scelte del Comune sono decisive: servono politiche per la riduzione dei rifiuti prodotti e un modello di raccolta che punti soprattutto su porta a porta integrale e isole ecologiche. Il modello scelto dalla giunta Tomasi non funziona: non viene attuato, come dimostrano le chiavette distribuite a tutti gli utenti e mai utilizzate, crea disagi ai cittadini, come si vede anche con la riduzione delle postazioni di cassonetti necessari per organico e indifferenziato, e non permette una vera svolta su quantità e qualità della raccolta differenziata. A fronte di questi aumenti consistenti – conclude Pistoia Ecologista Progressista – abbiamo votato contro la delibera".

Maurizio Innocenti