
Assemblea Pd sul futuro della Casetta Pulledrari alla sala Coop di Maresca. Grande partecipazione, dibattito interessante e senza particolari polemiche. Dopo il ricordo del grande campione ciclistico Silvano Ciampi, scomparso nei giorni scorsi, si è iniziato con una lunga e circostanziata introduzione del segretario Pd, Valerio Sichi, sulle criticità del territorio: perdita di posti di lavoro, spopolamento invecchiamento, riduzione dei servizi, crollo delle nascite e le strade che non sono più adeguate alle necessità del sistema produttivo. La vera malattia della Montagna è la mancanza di posti di lavoro.
Certo se andasse in porto la legge sulla fiscalità di vantaggio, che prevede la riduzione del 30% dei contributi, sarebbe un grande incentivo alla ripartenza. Ha poi posto l’accento sui grandi complessi naturalistici esistenti, oltre agli importanti patrimoni storici. È toccato al sindaco, Luca Marmo, spiegare il progetto nei dettagli, dopo aver ripercorso i motivi della decadenza del luogo e la sua restituzione all’Ucap per via giudiziaria. "All’inizio dell’anno abbiamo potuto metterci mano veramente, anche a seguito dell’uscita dei bandi pnrr, e abbiamo capito che prima di metterla a bando andava messa a norma". Marmo ha quindi illustrato le varie aree e la loro destinazione: sostanzialmente saranno mantenute le caratteristiche e apportate migliorie tenendo conto anche della fruibilità dei soggetti disabili. Quindi ristorazione e camere nel fabbricato ex Cai, in quello di fronte verrà realizzata una sala polifunzionale a piano terra e camere al primo, l’investimento complessivo è stimato in due milioni e mezzo. A seguire gli interventi del numeroso pubblico; aperti dal candidato sindaco per ‘Cambiare’, Carlo Vivarelli, rilevando che cinque anni or sono un progetto analogo lo presentò un privato. A seguire Alvaro Bartolomei, storico imprenditore del turismo che ha affermato: "Servono professionisti e non associazioni e senza servizi il progetto è inutile. Comunque l’iniziativa è positiva, andiamo avanti e speriamo in qualche buon risultato".
Quindi Alessandro Geri, critico ma propositivo: "Non c’è una visione, non è stata valutata la ricaduta sul territorio, così rischia di essere l’ennesima cattedrale nel deserto". Sauro Romagnani ha stigmatizzato i 28 anni di ritardo nella costituzione del Parco rimpiangendo la defunta Comunità Montana, e Alessio Filoni ha invitato a ripensare alla Montagna Pistoiese come all’immediata periferia urbana invece che un soggetto a se stante. Conclusioni affidate al consigliere regionale Marco Niccolai: "Grazie ad un contributo del Fondo regionale per la Montagna nel 2021 è stato possibile far ripartire alcune attività ma quell’area può e deve esprimere molto di più. Il progetto che è stato presentato oggi è ambizioso ma fattibile e concreto. La proposta finale all’assemblea è di utilizzare la legge regionale sui beni comuni per un patto di collaborazione tra Regione, Comune e cittadinanza su alcuni obiettivi e interventi, perché gli immobili devono essere recuperati in rapporto alla prospettiva su cosa farci".
Andrea Nannini