Caro benzina, le associazioni in ginocchio "Il banco è saltato e i trasporti sono a rischio"

Drammatica radiografia della situazione con il direttore della Misericordia, Riccardo Fantacci: "Diciottomila euro al mese di carburante"

L’aumento del costo del carburante ha messo in ginocchio le associazioni del volontariato della provincia di Pistoia che dopo due anni di impegno estremo, e di sacrificio, per aiutare la popolazione durante l’emergenza sanitaria, lanciano un accorato grido d’allarme prima di gettare la spugna. E sarebbe un disastro per le migliaia di pistoiesi che, ogni giorno, possono contare sul trasporto sanitario, un servizio prezioso e irrinunciabile e in netto aumento, perchè le persone che hanno bisogno sono aumentate anche del 15 per cento. Ne parliamo con il direttore dei servizi della Misericordia di Pistoia, Riccardo Fantacci, che si fa portavoce del disagio e della grande preoccupazione di tutte le altre associazioni.

Che cosa sta accadendo?

"Il nostro è un grido d’allarme che si leva da parte di tutte le associazioni e quindi non soltanto dalle Misericordie, ma anche dalle Pubbliche Assistenze e dalla Croce Rossa. Sono a rischio le realtà più piccole, basta pensare a Treppio, Taviano, Momiglio, Uzzano, e il rischio è quello di vedere compromesso il servizio. Noi non vogliamo assolutamente mettere in difficoltà i cittadini, ma è necessario comprendere che tutte le associazioni , in questi ultimi due anni, hanno sostenuto un impegno non indifferente e ora devono fronteggiare la difficoltà più eclatante che è quella dell’aumento del prezzo del carburante".

Quanto si arriva a spendere in un mese?

"Il nostro parco macchine comprende 40 automezzi. Soltanto la sede di Pistoia spende, da quando i prezzi sono lievitati, 18mila euro al mese di carburante. Fino a un anno fa, e parlo del gasolio, questa spesa era assestata sui 10mila euro. Questo significa aver speso, in un anno, 80mila euro. E se si considera che un’ambulanza attrezzata costa, in media, centomila euro, e che un rimborso per un singolo servizio è di 27 euro, è facile immaginare quanto tempo occorra per ammortizzare la spesa dell’ambulanza. Certo, meno male ci sono i contributi, ma siamo sempre sul filo del rasoio. Il banco è saltato".

Cosa vi aspettate dalle istituzioni?

"Devono raccogliere il nostro grido d’allarme. Ci siamo prodigati per la popolazione: le mascherine, i tamponi, i vaccini, la spesa a casa, e non abbiamo ridotto nessuno dei nostri servizi che, invece, sono nettamente aumentati. Dopo questi due anni registriamo un aumento del 10-15 per cento. Le persone hanno più bisogno di noi, ci sono più malati. Ora siamo davanti a una situazione difficile che, chiaramente, non riguarda soltanto Pistoia, ma molte altre province toscane".

C’è solidarietà intorno a voi da parte della popolazione?

"Le persone ci stanno aiutando. C’è tanta sensibilità. E meno male che ci sono le donazioni, perchè anche dieci euro hanno valore. Durante la fase più acuta dell’emergenza covid avevamo aperto uno sportello gratuito per aiutare le persone a prenotare i vaccini. Ci hanno sempre lasciato piccole offerte perchè i cittadini comprendevano i nostri sforzi e riconoscevano il servizio svolto per la colletività. Sono segnali importanti".

I prossimi passi?

"Ora le istituzioni sono chiamate ad aiutarci. La delega sui trasporti è della Regione. C’è stato un confronto frequente e ci saranno incontri in questo fine settimana e anche la prossima settimana. Ci auguriamo una soluzione che ci consenta di mantenere tutti i servizi. C’è da rivedere il budget. Sono 97 i milioni destinati a tutta la Toscana. Sembrano tanti, ma i servizi sono tantissimi".

lucia agati