La Camera Penale di Pistoia come le altre della Toscana sono in agitazione per i gravi problemi della Corte di Appello, sezione penale. Lunedì mattina, presso gli Uffici della Corte di Appello di Firenze- sezione penale, è iniziato uno stato di agitazione, indetto dal coordinamento di tutte le Camere Penali Toscane, per denunciare gravi disservizi verso la collettività, giornalmente riscontrabile da parte di tutti
gli utenti di quegli uffici.
"Infatti – scrive la Camera Penale di Pistoia (nella foto il presidente Andrea Ferrini) – prima ancora degli avvocati, quanto accade lede la corretta fruizione da parte dei cittadini sia degli uffici della stessa Corte che la corretta gestione delle udienze. Attualmente in Corte di Appello Penale, non è possibile accedere alle singole cancellerie. L’unico contatto che ogni cittadino ha con la Corte, che ha giurisdizione su tutta la Toscana, è un front-office che, senza giri di parole, non funziona. E non funziona non perché i suoi addetti non lavorio, non funzione perché non ha la forza, la struttura e il coordinamento con le cancellerie per funzionare. Vi si può accedere liberamente solo un ora ogni mattina, dalla 12 alle 13. Dalle 10 alle 12 solo per appuntamento da prendersi on-line, modalità che non funziona. Si è voluto estendere il regime di gestione del periodo Covid facendolo diventare regola, quando la legge impone che le cancellerie della Corte di Appello debbano rimanere aperte 4 ore al giorno. Non vi è una corretta fruizione dei fascicoli degli imputati (nei 10 giorni precedenti l’udienza non possono essere visionati dalla parti perché sono a disposizione dei giudici) non c’è certezza di ricevere copia delle sentenze in termini idonei per non ridurre i termini di una eventuale impugnazione. Le camere penali toscane, hanno cercato un dialogo con il suo Presidente, non ricevendo di fatto alcun riscontro non possono far altro che dichiarare uno stato di agitazione a cui far seguire altre più incisive forme di protesta".