
Per chi ama lo sport e in particolare il gioco del calcio, si è d’improvviso catapultati negli anni Novanta del secolo scorso. Dentro un bellissimo sogno, fatto di pallone. Al ristorante-pizzeria della Casa del Popolo di Spazzavento, in quello che una quindicina di anni fa assurse agli onori delle cronache per essere stato citato dalla rinomata guida culinaria de L’Espresso, a servire ai tavoli c’è lui, Mauro Bindi, il massaggiatore di una Pistoiese tra le più emozionanti e vincenti della sua storia: quella della stagione ‘9495, culminata con la fortunata finale dei playoff contro il Fiorenzuola, al "Renato Dall’Ara" di Bologna. La formazione allenata da Roberto Clagluna, il tecnico gentiluomo, pisano di lontane origini svizzere con doppia laurea, già alla Roma versione-Eriksson e alla Lazio, che si classificò al secondo posto della classifica con 59 punti, alle spalle dello strepitoso Bologna di Renzo Ulivieri.
Era la Pistoiese gestione-Roberto Maltinti, il presidente tifoso, amatissimo dalla curva. La Pistoiese del dottor Edoardo Cantilena, il medico sociale, oggi responsabile sanitario arancione nonché medico della Nazionale ciclistica azzurra, reduce dai successi di Tokyo 2020, con cui Mauro collaborò a lungo. Gentile e preparato, l’attuale massaggiatore dello Spazzavento calcio, porta pietanze e bevande sorridente e con una rapidità da cameriere provetto. "Far mangiare la squadra arancione in 25 minuti è servito", scherza lui, bravo nel nuovo ruolo.
"In realtà aiuto assieme a mia moglie Loredana (che sta in cucina, preparando i manicaretti), agli amici: mi serve anche per trascorrere il tempo". Che sia il martedì, per la serata dedicata alle pizze, o il venerdì sera, per il prelibato piatto del giorno, Mauro corre svelto come sul rettangolo verde. Alle soglie degli 80 anni, che festeggerà martedì 12 aprile con la consorte, i nipoti Giammarco e Greta, la figlia Enrica, stimata fisioterapista già protagonista con il Cpf Vallina Svra, la prima e unica compagine pistoiese ad approdare in serie A2 femminile di pallavolo, e il genero Leonardo. Ne siamo certi: a Spazzavento, fra un succulento primo (carne e pesce non fa differenza: qualità e bontà sono di casa) e una delicata pizza. Pensando a quel Pagotto "paratutto" e al talentuoso Bottazzi, il cui errore dal dischetto, fece esplodere di gioia Pistoia.
Gianluca Barni