
La Barbie diabetica e a sinistra la proposta "pistoiese"
Pistoia, 11 luglio 2025 – A volte le grandi idee nascono in famiglia, attorno a una necessità quotidiana e a un pizzico di creatività. Così è stato per Martina Bartolacci e sua figlia Sara, protagoniste di una storia curiosa che oggi torna a far parlare di sé. A gennaio scorso, Martina – pistoiese e diabetica – ha scritto al colosso statunitense dei giocattoli Mattel per proporre la creazione di una Barbie con la pompa di insulina. Un’idea nata dal desiderio di vedere rappresentata, anche nel mondo dei giochi, una realtà con cui convivono tante persone, grandi e piccole.
La risposta dell’azienda non si è fatta attendere: la Mattel, pur non entrando nel merito della proposta, ha invitato la signora Bartolacci a caricare un prototipo del prodotto sulla piattaforma “My Mattel Ideas”, il sito ufficiale dove i consumatori possono condividere suggerimenti per nuovi giocattoli. Il disegno della bambola è stato realizzato proprio da Sara, figlia di Martina, già nota qualche anno fa per aver scritto una lettera alla Regina Elisabetta e aver ricevuto una risposta personale da Buckingham Palace.
Da allora, nessun ulteriore contatto diretto con la multinazionale del giocattolo. Ma a distanza di mesi, la sorpresa: in questi giorni, Mattel ha annunciato l’arrivo sul mercato di una nuova Barbie con la pompa per insulina, pensata per rappresentare bambini e adulti affetti da diabete, nell’ambito di una linea sempre più attenta all’inclusività e alla diversità.
“Certamente non possiamo dire di avere avuto un ruolo nella scelta produttiva della Mattel – racconta Martina – ma di sicuro l’idea era partita anche da qui, da Pistoia. E vedere oggi una Barbie diabetica sul mercato, dopo quella mail inviata a gennaio e il disegno realizzato da mia figlia, è una soddisfazione enorme. È bello pensare di aver contribuito, magari anche solo in piccola parte, a una rappresentazione più realistica della vita di tante persone”.
La storia è una di quelle che fanno riflettere sul potere delle idee, soprattutto quando nascono dalla vita vera. E conferma come anche un semplice gesto, come scrivere a una grande azienda con una proposta sentita, possa trovare eco, silenziosa ma concreta, nel mondo.
M.M.