MICHELA MONTI
Cronaca

Bambina muore per un malore durante la gita, «Orribile vederla stesa nell’acqua»

Lacrime e abbracci nella sede dell’oratorio da cui il gruppo era partito. Alcune mamme: «Fatalità»

L'ingresso dell'oratorio da cui è partito il gruppo (FotoCastellani)

Pistoia, 3 luglio 2019 - «Ho visto quella bambina stesa a terra e lo zio (il referente del campo estivo chiamato così dai piccoli) sopra che le premeva le mani sul petto, mamma ho visto tutto. Assurdo». Con l’ingenuità e la franchezza dei suoi 10 anni, Martino (nome di fantasia) corre incontro alla madre ancora sconvolto da quella che doveva essere una giornata spensierata sulla montagna pistoiese. E invece, una bambina di 7 anni è morta per un malore proprio durante la gita. A gruppi rientrano nella sede dell’oratorio, proprio dietro la chiesa di San Bartolomeo dove le attività dell’Anspi di San Domenico di Savio ha trovato da qualche tempo la sua sede.

A decine i ragazzi si dirigono verso i responsabili di turno, le persone più grandi, quelle che ieri pomeriggio hanno avuto il compito di riportarli in città dopo la tragedia in attesa che rientrassero i referenti del campo estivo. Nessuno ha voglia e può parlare di quello che è accaduto su. Alcuni genitori, preoccupati, chiedono informazioni davanti al cancello su come sono andate le cose ma i ricordi sono confusi perchè intorno alla piccola Blessing Okojie, caduta nell’acqua, in quegli istanti drammatici, si sono precipitati gli educatori che hanno tentato in ogni modo di soccorrerla.

«Non capiamo come possa essere capitato», dicono i figli ai genitori. C’è chi ipotizza la presenza di una biscia nel fiume che l’ha fatta inciampare o che l’ha spaventata. «E’ un momento triste – si schermiscono – non sappiamo nulla e chi ha visto, chi l’ha vista stesa a terra, è naturalmente sconvolto».

Blessing, raccontano ancora, partecipava alle attività dell’oratorio solo da lunedì. In pochi la conoscevano, non parlava benissimo l’italiano. Con lei c’era il fratellino di tre anni ed entrambi erano inseriti nel gruppo dei più piccini.

Ieri, nel tardo pomeriggio, è arrivata una conoscente della famiglia a prendere il fratellino di Blessing in parrocchia. Ignaro di tutto, il bambino ha salutato il gruppo convinto di rivedere sua sorella a casa insieme alla madre.

«Ma è successo davvero?– chiede sconvolta la donna con il bimbo in braccio –. Ho parlato con la mamma, è sotto choc, non si rende conto ancora di nulla, mi ha solo detto di venire a prendere il figlio».

Intanto altre madri venute a riprendere i propri figli, parlano di fatalità.

«Qui sono organizzati come si deve – dicono – è uno degli oratori più grandi e attrezzati della città. E’ stata mia figlia a chiamarmi per raccontarmi quello che era accaduto, i responsabili ovviamente non volevano allarmarci. Siamo arrivati subito qui e per i ragazzi è stato un duro colpo doverci dire quello a ui avevano assistito. Siamo distrutti».

Ed infatti ieri è stata una serata di lacrime e dolore davanti a quel cancello per una disgrazia assurda. In molti si abbracciavano chiedendo a chi poteva avere più risposte che futuro ci sarebbe stato per le attività dell’oratorio.

In attesa che vengano chiarite la dinamica dell’episodio e le cause della morte, i più grandi spiegavano agli altri che sarà sicuramente organizzato un momento per ricordare la piccola Blessing. «Una fiaccolata, qualcosa che possa dare risposte a questa morte imprevedibile e inaccettabile in una giornata che doveva essere soltanto di gioia e spensieratezza».