LUISA LENZI
Cronaca

Malasanità, da martedì su una barella: «Il calvario di mia madre»

Il racconto di un sacerdote, don Biancalani. L’Asl: «Nuova organizzazione»

Don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro (Foto Castellani)

Pistoia, 16 marzo 2017 - Ore di attesa, continue richieste di informazioni, spesso poche risposte. Avere a che fare con le tempistiche del pronto soccorso è difficile e la maggior parte delle volte snervante, per chiunque.

«Ho mia madre ricoverata dalle 23 di martedì sera e so molto poco tranne che è stata visitata – racconta Don Massimo Biancalani – comprendo perfettamente che quando siamo arrivati, martedì sera appunto, il pronto soccorso era affollato ma a distanza di un giorno non mi sembra sia cambiato molto. Mi trovo in un limbo perché so che è ancora nelle barelle del pronto soccorso però nessuno mi sa dire altro. Restare in bilico tutta la notte senza informazioni non consente nemmeno di organizzarsi e crea una situazione molto spiacevole».

La causa è da riportare all’elevato numero di accessi registrato negli ultimi giorni. Dall’azienda sanitaria fanno sapere che in media gli accessi al pronto soccorso di Pistoia sono 160 al giorno. Lunedì scorso, il 13 marzo, gli accessi sono stati 192. A fronte di ciò già nella serata di domenica la direzione sanitaria aveva predisposto che si aprisse in via straordinaria il reparto di week surgery per disporre ulteriori otto posti letto.

«Proprio a causa dei numerosi accessi che si sono verificati nella giornata di lunedì, stiamo progressivamente ritornando alla normalità – spiegano dall’Asl – anche se ieri nove pazienti erano in carico al pronto soccorso e nel corso della mattinata sono stati trasferiti nei setting di degenza appropriati. Vogliamo ricordare che al San Jacopo i posti letto totali per il ricovero nel dipartimento medico sono 157 e che, con la nuova riorganizzazione, passeranno a 182, sempre per far fronte al fenomeno degli «appoggi» medici nei setting chirurgici, che si attesta giornalmente a circa 20 pazienti».

Piena consapevolezza quindi da parte dell’azienda sanitaria del disagio che i pazienti subiscono, ricordando anche che, all’interno del pronto soccorso, sono presi in carico da professionisti di elevato livello, ricevendo cure adeguate e in sicurezza.

«Abbiamo ben presente la necessità di velocizzare alcuni processi intraospedalieri – continuano - per questo la direzione sanitaria sta attivando un progetto di riorganizzazione che prevede la possibilità di dimettere 7 giorni su 7 e la contemporanea ridistribuzione della risorsa posto letto fra i due dipartimenti, grazie alla realizzazione del nuovo setting assistenziale medico, del nuovo setting di day e week surgery (dedicato all’attività programmata chirurgica). Questo per garantire una migliore presa in carico dei pazienti border line fra il dipartimento medico e chirurgico e aumentare la disponibilità di posti letto dedicati all’attività chirurgica».