Accanto alle tante saracinesche abbassate in centro a Pistoia, alcune sono rimaste alzate anche in zona rossa. Quelle delle farmacie e degli alimentari naturalmente, ma anche di ottici, librerie, profumerie e negozi per bambini, solo per citare alcuni esempi. Sono le attività che possono ancora lavorare in questa "lotta per la sopravvivenza" contro le chiusure imposte dal dpcm. Ma è davvero conveniente restare aperti durante una serrata generale? Come sono andati gli affari finora? Per alcuni commercianti il bilancio torna, per altri un po’ meno, per via dello scarso flusso di gente e soprattutto delle scarse entrate. Che per qualcuno, in questi giorni di settimana di zona rossa bis, sono state pari a... zero. "Sì, non abbiamo incassato praticamente niente, anche perché di persone in negozio se ne sono viste pochissime – sottolinea Andrea Pierattini dell’Ottica Turi in Piazza Gavinana – In queste condizioni non ha senso restare aperti, se non per far capire a chi passa che ci siamo. Ma a livello economico vado in rimessa, perché ci sono comunque delle spese fisse da pagare".
La musica non cambia ascoltando le parole di Bruno Losasso della Caffetteria Elvi in via degli Orafi, aperta a metà, esclusivamente per l’asporto: "Non chiudo solo perché ho piacere di offrire un servizio a quei clienti che nonostante tutto vengono per prendersi un caffè, una brioche o un trancio di pizza da consumare fuori. Ma se dovessi pensare agli affari, allora sarebbe meglio non lavorare. Ho paura che molte attività fra bar e ristoranti non avranno la forza per rialzarsi dopo questa ennesima batosta".
Chi sembra passarsela un po’ meglio sono quei negozi sui cui scaffali si possono trovare prodotti per l’igiene della casa e della persona, come la storica attività Fratelli Morandi in via Curtatone e Montanara.
"Io sono contento di poter restare aperto, anche perché il giro di clienti, seppur diminuito rispetto alla zona arancione e a quella gialla, c’è sempre. Per il momento non ci lamentiamo: basti pensare che stiamo mantenendo il solito personale, senza che ci sia nessuno in cassa integrazione", afferma Stefano Morandi.
"Anche per noi non è stata una settimana così negativa – gli fa eco Anastasia Sciandri dell’erboristeria I Giardini di Marzo in via della Madonna (foto a destra) – I prodotti più venduti? Quelli per la casa e i rimedi naturali per combattere stati depressivi".
Gli effetti della pandemia si riflettono insomma anche sui tipi di acquisti effettuati dai pistoiesi. In questo senso, i libri hanno registrato un balzo in avanti importante: "Non potendo uscire, la lettura può essere un ottimo modo per trascorrere il tempo in maniera costruttiva. Ecco perché il nostro settore ha risentito un po’ meno della crisi. Nonostante questo – continua Nicola Biagioni della Libreria Cino, ubicata nell’omonima via (foto centrale) – si nota eccome la differenza a livello di ingressi fra quando siamo in zona rossa e quando invece le misure sono meno severe".
C’è infine chi, come Guglielmo Margio, cerca di sfruttare ogni occasione utile, potendo tenere le luci accese, per farsi conoscere dalla città: "Ho avviato la mia attività a maggio dell’anno scorso. Non vi sto a dire le difficoltà – spiega il titolare del negozio di giocattoli Magorium in via dei Fabbri – ma al momento sto lavorando al 50% rispetto a una situazione di normalità: c’è chi se la passa sicuramente peggio di me".
Francesco Bocchini