REDAZIONE PISTOIA

Anziano sventa la truffa e porta i malviventi davanti ai carabinieri "Non ci sono cascato"

Non era la prima volta: anni prima aveva dato 50 euro a due sconosciuti. Ma stavolta ha capito di essere vittima del raggiro dello specchietto. E ha guidato fino alla caserma: i malfattori sono scappati in macchina.

Anziano sventa la truffa e porta i malviventi davanti ai carabinieri "Non ci sono cascato"

Ci era già cascato, confuso e impaurito aveva sborsato una cinquantina di euro a chi gli chiedeva di essere risarcito, imputandogli il danneggiamento dello specchietto retrovisore. Ieri mattina però, quando ha sentito un rumore secco, come se qualcosa avesse rimbalzato contro lo specchietto retrovisore laterale della sua auto, ha intuito subito odore di truffa. Non si è fermato, ha proseguito mentre i presunti truffatori lo stavano seguendo con la loro auto, facendogli cenno di fermarsi e sbraitando. Lui ha guidato la sua auto fino alla stazione dei carabinieri di Agliana e solo lì davanti si è fermato.

I due che lo inseguivano però a quel punto hanno tirato dritto. Così un aglianese di circa ottant’anni questa volta è riuscito a sventare un altro tentativo della truffa dello specchietto.

"Ero andato al cimitero comunale Il Giardino – racconta l’uomo – e percorrevo a bordo della mia auto la via Matteotti per immettermi sulla superstrada che collega Pistoia e Prato. Ero da solo. Mentre ero ancora su via Matteotti ho sentito un colpo e qualcosa che ha urtato contro lo specchietto retrovisore laterale, che però è rimasto integro. Ho subito notato che mi stava seguendo un’auto con due giovani a bordo che stavano smaniando e urlando. Dal loro comportamento – prosegue l’anziano – era palese che volevano indurmi a fermare l’auto. Ho immediatamente intuito che c’erano tutti i presupposti per la cosiddetta truffa dello specchietto, di cui qualche hanno fa sono stato vittima ed ho pensato che la cosa migliore era proseguire dirigendomi verso il comando dei carabinieri di Agliana".

Circa seicento o settecento metri da percorrere, in un tragitto che, dopo avere attraversato la superstrada, non offre molte possibilità di sorpasso. Anche su questo contava l’anziano in quei pochi ma interminabili minuti, con i due giovani al seguito che continuavano a inveire. Arrivato in via Catalani, davanti alla stazione dei carabinieri, l’ottantenne si è fermato.

"La vettura che mi inseguiva ha proseguito – riferisce -. A quel punto quanto sospettavo è stato evidente, erano dei malintenzionati. Racconto questo episodio – spiega – perché gli anziani vittime della truffa delle specchietto sono tanti e spesso tacciono per vergogna. E’ capitato a me – ricorda -, la prima volta ci sono cascato. Avevo paura, i truffatori mi intimavano di risarcire subito il danno perché avevano fretta e ho consegnato circa cinquanta euro. Anch’io mi vergognavo a raccontarlo, anche a parlarne in famiglia. Parlandone ho saputo che era successo a tanti miei conoscenti. Il mio racconto – conclude l’uomo – vuole essere anche un appello, per mettere in guardia gli anziani, soprattutto quando si trovano su strade a basso traffico, ma anche per sollecitare le forze dell’ordine e la polizia municipale a fare magari qualche passaggio in più in quelle strade che, come via Matteotti, espongono al rischio gli anziani che vanno al cimitero".

Piera Salvi