
"Siamo contenti che Max sia tornato ad allenare e che lo faccia in Italia, così avremo qualche occasione in più di vedersi". Fabrizio Giusti, l’amico aglianese più vicino a Massimiliano Allegri, è stato in contatto costante con l’allenatore della Juventus, anche nell’ultimo periodo quando il suo nome era accostato alle panchine straniere più prestigiose, a partire dal Real Madrid.
"Sapevo da tempo che quest’anno avrebbe ricominciato ad allenare – dice Giusti – aveva una gran voglia di ripartire dopo due anni di inattività, credevo che andasse all’estero ma l’ho sentito prima dell’accordo definitivo molto contento di essere rimasto in Italia, anche perché lui tiene molto a stare vicino ai familiari. Credo che a giugno ci potremo vedere, come sempre, qui da noi per una cena". Il sogno è che Allegri, nel suo incontro con gli amici di Agliana, possa stavolta festeggiare anche la promozione dell’Aglianese, che è attualmente in testa al campionato di serie D. L’ultima promozione in C2, nel 2003, fu propiziata proprio da Max, che da giocatore portò la squadra neroverde alla vittoria del campionato e poi la guidò tra i professionisti nella sua prima esperienza da allenatore. Da allora il legame affettivo di Allegri con l’Aglianese non si è più interrotto e si è approfondita l’amicizia con Giusti e con altri dirigenti neroverdi di allora. "Anche ora la prima cosa che chiede è come va l’Aglianese – racconta Fabrizio Giusti – se siamo in testa, quanti punti abbiamo di vantaggio. E’ sempre il primo tifoso della nostra squadra ed è prodigo di consigli. Anche verso mio figlio Gabriele che è presidente". Va ricordato che a Massimiliano Allegri è stata conferita la cittadinanza onoraria di Agliana nel 2015 a testimonianza di un rapporto che non si è mai interrotto: "Allegri si è sempre prestato per qualsiasi iniziativa sia stata presa ad Agliana – dice Giusti – anche quando è diventato un personaggio di alto livello non ha mai mancato di essere presente in occasioni pubbliche".
Uno degli amici aglianesi di Allegri è Gianni Doni, ex presidente dell’Aglianese che al tempo della serie C era una delle persone maggiormente vicine all’attuale allenatore della Juve: "Quando eravamo in C2 siamo stati insieme ogni giorno – dice – dal lunedì alla domenica e ad ascoltarlo e a vedere come guidava la squadra dalla panchina si vedeva che aveva una grandissima capacità di leggere le partite. L’Aglianese gli è rimasta nel cuore".
Giacomo Bini