Alibabar, addio PalaCarrara: "Ci dispiace, grazie a tutti"

La società ha scelto: il bar sarà gestito da un’azienda di catering pisana. Maurizio Milani: "Comprendiamo, ma ci sarebbe piaciuto essere avvertiti" .

Alibabar, addio PalaCarrara: "Ci dispiace, grazie a tutti"

Marco Bartoletti e Maurizio Milani, ex titolari dell’Alibabar: a Pistoia restano operativi con il bar ’Amici Miei’ in via Vannucci

PISTOIA

"Alibabar lascia dopo anni di attività la gestione del bar all’interno di quella che era la propria ’casa’". Con questo messaggio, Maurizio Milani, uno dei titolari di Alibabar, ha annunciato la cessazione dell’attività dentro al PalaCarrara. La notizia, comunicata via social, ha provocato reazioni di sconforto, tristezza e solidarietà da parte di tifosi e giocatori (uno su tutti, capitan Gianluca Della Rosa).

Al posto di Alibabar, ecco che il bar verrà gestito da un’azienda di catering della provincia di Pisa.

"Dal 2013 abbiamo portato avanti l’attività io e il mio socio Marco Bartoletti. Negli ultimi due anni, in cui eravamo aperti solo per le partite interne del Pistoia Basket, si è aggiunto anche Francesco Becagli. Ma Alibabar esisteva da ancor prima ed era ormai un punto di riferimento. Non discuto le scelte della società – afferma Milani – visto che è arrivata questa grossa azienda e ha investito dei soldi. Ha fatto una proposta a livello economico interessante e di conseguenza il club aveva tutto il diritto di poter decidere per un’altra soluzione. Quello che contesto sono i modi: ci sarebbe piaciuto essere avvertiti. Era nell’aria che la società potesse optare per una strada differente rispetto ad Alibabar, ma mi sarei aspettato una comunicazione diretta, senza aspettare che fossimo noi a farci vivi. Questo ci dispiace molto, anche perché ci abbiamo sempre messo anima e corpo nonostante le difficoltà degli ultimi anni, che ci hanno costretto a tenere aperto il bar solo nel giorno delle gare".

In tantissimi stanno storcendo il naso.

"Ma non voglio fare polemica – aggiunge Milani – Però c’è rammarico, perché la nostra era una gestione ormai consolidata: sapevamo come muoverci con la società e viceversa. Per i giocatori era un punto di riferimento e in generale era un punto di aggregazione, nonché un luogo fatto apposta per creare l’ambiente giusto per la squadra e la città intera. C’era un rapporto di familiarità tra i baristi, i custodi, i membri della società, i giocatori e le forze dell’ordine. Adesso voglio solo ringraziare chi negli anni ha reso tutto questo percorso così bello, emozionante e per tanti versi unico. Grazie davvero – aggiunge e conclude – ai tanti clienti e agli amici che ci hanno sempre seguito. Chiudo con una frase che mi disse un cliente una sera: quando trasmettevano una partita del Pistoia Basket in trasferta, "entrare in questo bar era come essere a casa".

Francesco Bocchini