Addio allo storico Museo rifugi Smi. C’è l’annuncio-choc sulla chiusura

La Montagna e la provincia perdono così un punto di riferimento prezioso per la cultura di tutti. L’epilogo dopo un "calvario" lungo mesi con il primo stop dettato dal caro-bollette e non solo . .

La minaccia e gli annunci erano sospesi nell’aria da tempo. Prima in ottobre, con una prima resa giustificata da un caro-bollette diventato insostenibile. Lì una prima chiusura parziale, "per non indebitarsi". A marzo un nuovo annuncio, stavolta "a tempo indeterminato", garantendo il servizio di visita ai soli gruppi scolastici prenotati. Ieri un annuncio conciso che non lascia spazio a interpretazioni: "Nei prossimi giorni esporremo le motivazioni della chiusura definitiva del Museo". Dunque stavolta ufficiale, ‘definitivo’, senza possibilità, così sembra, di tornare indietro per il Museo Rifugi Smi di Campo Tizzoro. Ignoti i motivi, che potrebbero anche non essere legati a quelli puramente economici addotti un anno fa anche se gli scenari ipotizzati dallo stesso architetto Gianluca Iori (che dirige quel museo e il circuito Pistoia Sotterranea) apparivano già allora poco rassicuranti: "Non ho intenzione di riaprire in maniera continuativa finché le cose non cambieranno – diceva allora sulle nostre pagine –. E se le cose non dovessero cambiare, può darsi che valuti la cessione del museo. Non ho ancora fatto nessun passo in questo senso. Ma il pensiero c’è. Potrei vendere la collezione e cedere l’immobile, anche frazionato. Del resto siamo l’unico museo che non riesce ad avere una stabile collaborazione con gli enti locali".

Poi in pieno agosto un’altra notizia: il Museo delle gallerie, 2.256 metri quadri, va all’asta. Prezzo di partenza, 225mila euro, data d’esecuzione 10 ottobre. Tra una settimana circa. Presidio particolarissimo e certamente unico di storia e cultura, il museo documenta cento anni di storia della produzione industriale italiana, sia dello stabilimento di Campo Tizzoro Munizioni da Guerra, sia degli altri stabilimenti del gruppo. Un museo che ha la caratteristica di avere l’unico e più vasto rifugio antiaereo d’Europa che si snoda sotto l’area di Campo Tizzoro per oltre due chilometri. "Dopo l’acquisto – spiegava in agosto Iori – abbiamo dato vita a un ampio progetto di ristrutturazione e valorizzazione che ha fatto diventare l’intera area una importante testimonianza storica della presenza della Smi sulla Montagna pistoiese. Nel 2020, in seguito alla fusione della banca che aveva concesso un mutuo per l’acquisto di una modesta parte dell’area, i due terzi sono stati acquistati con risorse proprie, il credito è stato ceduto a una multinazionale. In quel frangente c’è stato qualcosa che non ha funzionato come doveva. Adesso ci troviamo a dover uscire da una situazione burocratica ordinariamente confusa. Penso che, visti i tempi stimabili per fare tutti i passaggi, la situazione sarà risolta a primavera dell’anno prossimo".