
Passo di lato della Regione Toscana sui caminetti. "Semplificheremo ulteriormente le procedure di accatastamento e daremo tempo fino al 30 marzo 2024 per farlo", ha rassicurato l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni, che a seguito delle preoccupazioni espresse da molti enti e cittadini (nonché delle polemiche politiche) per le eventuali sanzioni previste in caso di mancato accatastamento dei generatori di calore a biomasse (caminetti e stufe) secondo i termini stabiliti. "Pur precisando – ha aggiunto – che non è mai stato previsto un sanzionamento immediato in caso di controlli, bensì 30 giorni di tempo per mettersi in regola".
"Alla fine l’assessore all’ambiente Monia Monni ci ha dato ragione – esulta Alessandro Capecchi, consigliere regionale di Fdi –. La Regione ha infatti deciso di rivedere le modalità di registrazione e di prorogare l’obbligo alla fine di marzo del 2024. Sono alcune delle richieste che avevamo presentato in una mozione. Si tratta di un primo passo avanti nella gestione del problema, anche se non è sufficiente: occorre infatti un maggiore approfondimento sulle fonti di inquinamento ambientale e un maggiore coinvolgimento dei Comuni, nonché più chiarezza sulle modalità di registrazione e un’adeguata campagna comunicativa".
"Prima di chiedere sacrifici ai cittadini, la Regione faccia il nuovo Piano sulla qualità dell’aria – gli fa eco Luciana Bartolini, consigliera regionale della Lega –. La proroga annunciata sulla questione camini è necessaria ma ancora insufficiente, in quanto non prevede, come invece auspicheremmo, un aggiornamento dei dati sulle emissioni degli stessi e un Piano regionale sulla qualità dell’aria aggiornato".