
Anna Maria Celesti, vicesindaco di Pistoia
Pistoia, 8 luglio 2021 - I genitori a lezione di social network e Internet per aiutare i figli a difendersi dai possibili pericoli del web. La cooperativa Arkè di Pistoia (aderente al gruppo Co&So) ha organizzato insieme a Sed-Servizi per l'educazione digitale e in collaborazione con il Comune di Pistoia un corso per mamme e papà sulla rete, gli strumenti digitali più utilizzati dai giovanissimi e le problematiche ad essi potenzialmente connesse. Le lezioni “Parental control” sono state organizzate nel contesto del progetto “Diritto di transito” promosso dal consorzio Arché di Siena e selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Agli incontri (tre, più uno finale che si terrà a settembre) che si sono svolti al centro giovani “Sotto il Palazzo” di Pistoia hanno partecipato 10 genitori, di varie culture e Paesi, alla presenza anche di un mediatore culturale. Francesco Pagnini e Francesco Brizzi, presidente e vicepresidente di Sed, hanno spiegato loro le basi del web, le differenze tra i diversi social e le applicazioni di messaggistica istantanea esistenti, soffermandosi poi sui rischi della rete: aggressività verbale e cyberbullismo, pedopornografia e adescamento on line. “Il web e lo spirito di gruppo favoriscono comportamenti più disinibiti e senza empatia, anche i ragazzi o le ragazze che non sono mai stati bulli posso avere in questo contesto comportamenti che denotano un profilo potenziale di cyber-bullo” spiegano Pagnini e Brizzi. “L'elevata esposizione che i ragazzi hanno, aderendo contemporaneamente a più social, aumenta poi le probabilità di adescamento on line.” Ai genitori sono state mostrate anche chat reali per illustrare le tecniche più usate dagli adescatori. "Si tratta di un'altra iniziativa a favore dei giovani e della loro corretta crescita – evidenzia il vicesindaco e assessore alle politiche di inclusione sociale Anna Maria Celesti - Sappiamo che l'utilizzo eccessivo del web può avere numerose conseguenze sulla salute e il benessere della persona, sia sotto il punto di vista emotivo e psicologico, che fisico. Parlare a ragazze e ragazzi dei fattori di rischio dell'uso di internet e favorire le competenze necessarie a fronteggiare al meglio possibili situazioni critiche è importante, considerato anche il periodo di chiusure e restrizioni a causa della pandemia, durante il quale i giovani hanno utilizzato la rete in modo eccessivo, essendo l'unico mezzo di comunicazione possibile. Il progetto coinvolge anche le famiglie con l'obiettivo di renderle maggiormente consapevoli del mondo digitale e dei suoi rischi". La pandemia ha acuito il fenomeno. “Spesso il materiale lascivo che si trova in rete è fatto circolare spontaneamente dalle persone: questo fenomeno con i vari lockdown è aumentato. Inoltre è disconosciuto agli adulti”, spiegano Pagnini e Brizzi. “L'informazione può salvare in tante situazioni”, commenta Teresa Di Spirito, coordinatrice per Arkè del centro giovanile “Sotto il Palazzo”. “Non basta dire 'I giovani stanno sempre attaccati allo smartphone', occorre capire perché lo fanno, cosa c'è in questo mondo che tanto li attrae. Comprendere, informarsi è il primo passo per instaurare un dialogo costruttivo con loro e aiutarli se ce ne fosse bisogno. I genitori dei ragazzi che frequentano il nostro centro si sono dimostrati molto sensibili su questo tema: è nostra intenzione ripetere il corso anche in futuro”.
pa.ce.