
i tifosi espongono striscioni chiedendo uno stadio migliore
Tutti in fila ordinata dietro al Napoli campione d’Italia. Questo pomeriggio ripartirà il campionato di Serie A e, rose alla mano, si fa fatica a non piazzare la compagine di Antonio Conte in cima all’ipotetica griglia delle venti contendenti. Gli azzurri hanno potenziato in tutti i ruoli un impianto forte, rodato, preparato e ancora affamato di successi. Nonostante il recente infortunio di Lukaku, che priverà il Napoli del suo centravanti principale almeno fino a Natale, i partenopei restano in pole position nella corsa verso il titolo. Parliamo ovviamente di un obiettivo diametralmente opposto al traguardo che punta a tagliare il Pisa, impegnato a difendere con le unghie e con i denti la categoria.
I nerazzurri partono inevitabilmente dall’ultima fila, in compagnia di una Cremonese che ha sì potenziato l’organico, ma ha una potenza di fuoco inferiore alle altre rivali reduci dalla salvezza nella scorsa stagione. Pisa e grigiorossi si giocheranno la permanenza in A con Lecce, Verona, Udinese, Parma e Cagliari: tra cessioni di pezzi pregiati e nuovi innesti che dovranno dimostrare sul campo di valere gli investimenti fatti, la corsa per la salvezza sarà una maratona destinata a durare fino al prossimo maggio. Sulla carta Genoa e Sassuolo sembrano meglio attrezzate e destinate a disputare un torneo tranquillo, privo di eccessive ansie. A queste due compagini si aggiunge il Torino, orfano del faro di centrocampo Samuele Ricci ma irrorato di nuova linfa: dal mercato sono arrivato Giovanni Simeone, Ismajli e Ngonge. Senza dimenticare il pieno recupero del centravanti titolare Duvan Zapata. Chiudiamo la panoramica con uno sguardo ai piani superiori. Dietro a Lucca e compagni c’è una vasta schiera di pretendenti per un posto in Champions: l’Inter ha assorbito la partenza di Simone Inzaghi dando piena fiducia a Cristian Chivu e, soprattutto, confermando tutti i big della rosa; la Juventus ha dato una sforbiciata al recente e deludente passato; il Milan, privo di coppe internazionali e con un Massimiliano Allegri in più in panchina, sarà un cliente scomodissimo per chiunque intenda lottare per le posizioni di vertice.
Le altre pretendenti a piazzamenti in Europa sono l’Atalanta (in piena rivoluzione tecnica e sportiva e quindi avvolta da dubbi e incertezze), la Roma (più o meno vale lo stesso discorso appena fatto per la "Dea"), il Bologna (chiamato a confermarsi dopo gli ultimi due exploit e la Coppa Italia vinta a maggio, la Fiorentina (il ritorno di Pioli in panchina e l’arrivo in viola di Dzeko e Piccoli in attacco ha ridato entusiasmo alla piazza). Occhi puntati anche su Lazio e Como: i capitolini non hanno fatto operazioni dopo il blocco del mercato imposto dalla Uefa e, quindi, c’è molta curiosità attorno alle soluzioni che escogiterà Maurizio Sarri; i lariani invece hanno alzato l’asticella dopo la salvezza tranquilla di qualche mese fa, confermando la volontà della proprietà indonesiana di dare al club una dimensione internazionale.
M.A.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su