
Il patron nerazzurro Alexander Knaster con il presidente Giuseppe Corrado
Echeggia il suono di un violino sui lungarni, sotto la Torre: Alberto Gilardino, al netto di sorprese, sarà il nuovo allenatore del Pisa. Da giorni, come raccontato, l’ex allenatore del Genoa era salito in cima alla lista della dirigenza nerazzurra per diventare l’allenatore chiamato a guidare la squadra nella storica stagione del ritorno in Serie A. L’arrivo in Italia del patron Knaster ha quindi accelerato gli eventi e probabilmente siglato l’accordo. A Forte dei Marmi (che si conferma zona focale per quanto riguarda le decisioni relative al club) nel tardo pomeriggio di ieri, sarebbe avvenuto secondo quanto raccolto l’incontro tra il proprietario e l’allenatore.
Un incontro che, lasciando spazio a una piccola percentuale di incertezza prima dell’ufficialità, ha decretato l’accordo tra le parti. "Inzaghi o Gila? Il dubbio" è stato il titolo de La Gazzetta dello Sport relativo alla probabile formazione del Milan, a due giorni della finale di Champions League nel 2007. Adesso la storia è diversa, va cambiata la congiunzione: non Inzaghi o Gila, ma Inzaghi e Gila. Cioè, prima uno, poi l’altro. Una staffetta sulla panchina del Pisa così come i due attaccanti si davano per il ruolo di centravanti in rossonero. Gilardino dovrebbe firmare un contratto della stessa durata di quello proposto a Inzaghi la stagione scorsa: un biennale con opzione per il prolungamento di un anno, che in questo caso scatterebbe con la salvezza. "Il violinista" (questo il suo soprannome, dato dall’esultanza che realizzava dopo ogni gol), sarà il terzo campione del mondo del 2006 a sedere sulla panchina del Pisa, dopo Gennaro Gattuso (prossimo a diventare il commissario tecnico della Nazionale), e appunto Filippo Inzaghi. Quarantatré anni a luglio, Gilardino in Serie A ha disputato cinquanta partite, tutte sulla panchina del Genoa, squadra con la quale ha ottenuto la promozione dalla B nel 2023.
Alla prima stagione in panchina nel massimo campionato, da neopromosso, ha terminato il campionato all’undicesima posizione con 49 punti, favorendo l’esplosione di giocatori come Gudmundsson e Retegui (capocannoniere in questa stagione con l’Atalanta). Il modulo da lui più utilizzato è il 3-5-2, che si sposa alla perfezione con il lascito di Inzaghi. Nello scorso campionato è stato esonerato dopo dodici partite, nelle quali ha collezionato due sconfitte, quattro pareggi e sei sconfitte. Prima di diventare il tecnico del "Grifone", Gilardino ha allenato la formazione Primavera, e in precedenza il Siena e la Pro Vercelli in Serie C e il Rezzato in Serie D. Adesso, con il matrimonio che è prossimo a compiersi, la vera grande sfida della sua carriera: riuscire a conquistare la salvezza con il Pisa.
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