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Prostituzione: Operazione "Oriente" svela rete a Cascina e Castelfranco di Sotto – Il video

L’attività illecita generava un giro d'affari di circa 45 mila euro al mese, con un afflusso medio di 15 clienti al giorno per ogni abitazione

Un frame del video rilasciato dai carabinieri sull'operazione "Oriente"

Pisa, 1 luglio 2024 - I Carabinieri della Stazione di Navacchio di Cascina (Pisa) hanno condotto un’indagine denominata "Oriente" che ha rivelato un'estesa rete di sfruttamento della prostituzione, coinvolgendo prevalentemente ragazze di origine cinese. L'inchiesta, avviata nella primavera del 2023, è partita dall'osservazione di un insolito via vai di uomini presso un'abitazione sulla Via Tosco Romagnola. Successive verifiche hanno confermato che l'abitazione era utilizzata per attività di meretricio. La Procura della Repubblica di Pisa ha quindi delegato ulteriori approfondimenti al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Pontedera. Le indagini hanno permesso di identificare due abitazioni, una a Cascina e l'altra a Castelfranco di Sotto, utilizzate per la prostituzione. Gli immobili erano pubblicizzati su siti internet con annunci espliciti. Grazie a intercettazioni telefoniche e videosorveglianza, è emersa l'organizzazione che vedeva coinvolti un uomo residente a Cascina, proprietario degli immobili, una donna cinese che gestiva le utenze telefoniche e un altro uomo cascinese collaboratore logistico. L’attività illecita generava un giro d'affari di circa 45 mila euro al mese, con un afflusso medio di 15 clienti al giorno per ogni abitazione. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pisa ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare: i due uomini sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre la donna cinese è stata incarcerata. Le abitazioni sono state sottoposte a sequestro preventivo. Le ragazze hanno spiegato i carabinieri, risultavano tutte di origini cinesi, giovani e, perlopiù, provenienti dal Nord Italia, in particolare dall’area metropolitana di Milano. Mediamente una ragazza esercitava nella casa per 10 massimo 15 giorni, dopodiché veniva sostituita. Il costo medio di una prestazione sessuale, spiegano ancora i militari, è risultato essere di 50 euro, con prestazioni “minimali” o scontate per i clienti “affezionati” fino ad un minimo di 30 euro oppure, per richieste particolari, con costi fino a 100 euro o talvolta cifre superiori. Le operazioni sono state eseguite dai Carabinieri di Pontedera a partire dalle prime ore di oggi.