
Il sindaco di San Giuliano Terme, Matteo Cecchelli durante la cerimonia funebre di Marah
San Giuliano Terme, 5 settembre 2025 – Una lettera anonima, arrivata dagli Stati Uniti, ha preso di mira il sindaco di San Giuliano Terme, Matteo Cecchelli. Il plico, spedito da Carol Stream, nei pressi di Chicago, contiene insulti volgari, intimidazioni e un linguaggio intriso d’odio. Secondo il primo cittadino, l’attacco sarebbe legato alla decisione di accogliere nella comunità la sepoltura di Marah Abu Zhuri, giovane palestinese morta dopo essere fuggita da Gaza per curarsi a Pisa. "Il fatto che un sindaco italiano venga insultato e minacciato da Oltreoceano per aver accolto con rispetto e dolore una giovane vittima civile dimostra quanto sia profondo il clima di disumanizzazione e di avvelenamento del dibattito pubblico mondiale. Ma se chi minaccia crede di intimidirci, sbaglia profondamente", ha dichiarato Cecchelli. Il sindaco parla senza mezzi termini di genocidio: "Marah non è morta per caso. È morta di genocidio, un genocidio portato avanti dal governo israeliano. È una delle oltre 64mila vittime civili della carneficina in corso a Gaza, un’area martoriata dove i diritti umani vengono calpestati ogni giorno". Cecchelli non risparmia critiche anche al governo italiano: "Sconcertano, ancora una volta, il silenzio e l’indifferenza delle istituzioni più alte del nostro Paese. Per essere partigiani serve coraggio, quello che non ha questo governo che cerca di galleggiare sottomesso tra i potenti del mondo per non fare torto a nessuno". La lettera è stata trasmessa alle autorità competenti per le valutazioni del caso. Potrebbero configurarsi reati legati all’incitamento all’odio e all’intimidazione verso un’istituzione democratica della Repubblica Italiana. "Oggi sarebbe stato il ventesimo compleanno di Marah – ha concluso Cecchelli –. Purtroppo non possiamo farle gli auguri, ma possiamo continuare a impegnarci per contribuire alla fine di questo massacro".