ANTONIA CASINI
Cronaca

David Zard puntava su Pisa. L’incubatore di talenti a Ospedaletto

Il produttore morto a 75 anni aveva un forte legame con la città

David Zard, morto a Roma il 27 gennaio dopo una lunga malattia

Pisa, 29 gennaio 2018 - C’è una parte della sua nota vita poco ricordata. E’ quella pisana. Un filo che David Zard, morto a Roma il 27 gennaio dopo una malattia contro cui ha lottato fino alla fine, protagonista della scena musicale e teatrale italiana per oltre quaranta anni, ha tessuto negli anni fra Roma e la città della Torre. Un nome pianto da tutta la musica internazionale. Un volto legato al favoloso spettacolo dei record «Notre dame de Paris» che decise di portare in Italia con Riccardo Cocciante nel 2002. Un kolossal visto da due milioni e mezzo di spettatori solo nella versione italiana.

Undici anni dopo, un’altra grande produzione ‘Romeo e Giulietta, ama e cambia il mondo’. Nel mezzo, la sua avventura pisana, appunto. «Era il 2009 quando Zard decise di affidarmi la gestione di una sede distaccata dell’ufficio, investendo sul materiale umano generato dal nostro ateneo e collaborando con il nostro centro per l’impiego, attivando stage retribuiti per la formazione di giovani talentuosi editor da impiegare per il popolamento e la gestione delle attività dei siti web della sua azienda e delle comunità virtuali che si generavano intorno alle sue attività», ricostruisce Lara Magagnini, che fra gli altri ruoli ha avuto anche quello di ex governatrice della Misericordia di Vecchiano. «Così fu creato un incubatore a Ospedaletto con la collaborazione della Provincia e dell’Università di Pisa». «È stata l’avventura più entusiasmante della mia vita e più sconvolgente per il numero di celebrità con cui ho avuto modo di lavorare – aggiunge – Zard è stato senza ombra di dubbio il migliore tra i miei insegnanti e mentori. E anche coloro che hanno avuto modo, tramite me, di poter lavorare e divertirsi immergendosi nel mondo del teatro attraverso la sua visione dell’entertainment non potranno mai dimenticare di essere un eletto». «Ero uno degli stagisti all’epoca, quella è stata la mia prima esperienza universitaria. Fui subito preso nella sezione pisana della produzione. Lui era di una professionalità e tranquillità impressionanti», rammenta Francesco Noferi, oggi presidente dell’associazione Salviamo La Rocca.

Nato  a Tripoli nel 1943, da famiglia ebraica, Zard fu costretto ad abbandonare la Libia nel 1967, a seguito delle persecuzioni contro gli ebrei durante la guerra dei 6 giorni. Fu grande organizzatore di concerti, tra cui quelli di Michael Jackson. Tra i suoi successi, ‘Notre dame de Paris’ che portò in Italia con Cocciante nel 2002. Tra i concerti prodotti quelli di Michael Jackson per il Bad World Tour nel 1988 e del Dangerous World Tour nel 1992.