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Villa Rondini, concluso il primo step La rinascita è già un’oasi di lusso e relax

Concluso il restauro di Villa Romboli, Mdc ha presentato ieri il progetto di destinazione turistica delle aree portuali di Marina. L’investitore Robert Thielen: "È solo l’antipasto di ciò che diventerà quest’area".

Villa Rondini, concluso il primo step La rinascita è già un’oasi di lusso e relax

di Gabriele Masiero

PISA

Perfino un mercato coperto e una darsena per gli sport acquatici, insieme a tanto verde, agli appartamenti di pregio e un albergo extralusso con spa e teatro. È Villa Rondini, il progetto di destinazione turistica sviluppato da Marina development corporation, la società incaricata dello sviluppo immobiliare delle aree portuali a Marina di Pisa, illustrato ieri dall’amministratore delegato di Mdc, Giuseppe Noto, nel corso della cerimonia di inaugurazione di Villa Romboli, il primo intervento di restauro (costato circa 3 milioni di euro) degli edifici retrostanti il porto di Marina di Pisa e alla quale è intervenuto anche il principale investitore, il finanziere olandese Robert Thielen, fondatore e presidente di Waterland, uno dei principali gruppi di private equity al mondo, che si "è detto innamorato dell’Italia". "Thielen ha una grande visione - ha spiegato Noto - ed è quella di rigenerare i retroporti italiani trasformandoli in aree turistiche di grande pregio. Villa Romboli, storica dimora liberty affacciata sul porto, diventerà l’ufficio vendite di Mdc. E’ stata completamente restaurata in accordo con la Soprintendenza, salvaguardandone il valore storico e il maggior numero possibile di elementi originali".

E, ha aggiunto il manager, è solo l’antipasto di ciò che diventerà quella che ha definito "la porta d’accesso a Marina lungo l’Arno" auspicando "che i permessi a costruire arrivino al più presto, perché ne va anche dello sviluppo di tutto questo territorio: costruiremo un parco pubblico di 15 mila metri quadrati con aree gioco attrezzate per i bambini e lo sport, un anfiteatro all’aperto, un’area per installazioni temporanee, 40 mila metri quadrati di area a verde tra pubblico e privato con mille nuove alberature, un nuovo mercato coperto e una darsena per sport acquatici, 280 residenze, un hotel con 115 camere, una spa e un teatro convenzionato per eventi pubblici, spazi commerciali". L’investimento complessivo, ha concluso Noto, "è di 300 milioni di euro e genererà un indotto economico complessivo di 850 milioni e 350 nuovi posti di lavoro".

E la sollecitazione di Noto è stata raccolta anche dal sindaco, Michele Conti: "Il nostro metodo di lavoro è diverso rispetto al passato quando infinite discussione hanno rinviato di decenni la realizzazione del porto fortemente voluto, invece, dai marinesi. Per questo nel rispetto delle regole siamo pronti a sostenere i progetti degli investitori privati senza venire meno alla tutela dell’interesse pubblico. Salutiamo, inoltre, questa inaugurazione come un punto di ripartenza per tutto il litorale che deve alzare gli standard di ricettività diventando volano di sviluppo per il tessuto economico: superata la Bolkestein ci aspettiamo investimenti anche da parte dei balneari per migliorare la qualità dell’offerta".