Vandali distruggono l’arte Lui la ripara... gratis

Giovanni da Monreale è l’autore di "5", il bimbo col telefono alle Piagge "Statua abusiva? Ormai è parte della quotidianità e il grazie è la mia paga"

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di Saverio Bargagna

"Il bimbo è rotto". O meglio è stato rotto. E questa è la parte della storia trita e ritrita: ragazzi annoiati che – per il mero gusto di distruggere – se la prendono indifferentemente con arredi urbani, opere d’arte o qualsiasi oggetto (altrui, si intende) capiti a tiro. Poi c’è una vicenda diversa. E’ quella di Giovanni da Monreale, 42 anni, siciliano trapiantato a Pietrasanta che di lavoro fa l’urban artist.

"5" è una delle sue statue. Da tre anni e mezzo questo bambino con la felpa di cemento armato tirata fin sopra le orecchie vigila su uno dei parchi giochi su Viale delle Piagge. Ebbene "5" – come gli anni di questo piccino con gli occhi fissati su uno smartphone – era stato danneggiato: un braccio rotto, varie scritte sul corpo e altri segni del tempo e della maleducazione. "Quando mi hanno riferito dello stato malconcio della mia statua – racconta Giovanni da Monreale – ho deciso di ripararla. Che ci guadagno? Assolutamente niente. Tuttavia credo nel valore dell’arte, di questa forma di rigenerazione degli ambienti urbani che rende migliore la nostra vita quotidiana". Così l’artista siciliano ha preso l’auto ed è tornato a Pisa: "Ho sistemato ‘5’ – racconta – e la mia paga è stato il ‘grazie’ di tante persone. Sono felice di constatare come questa statua, donata alla città di Pisa senza aver chiesto una autorizzazione formale all’amministrazione per evitare una lunga trafila burocratica, si entrata nel cuore delle tante persone che frequentano la zona".

Una statua abusiva, dunque? Beh, non proprio. "Ho già realizzato – racconta Giovanni da Monreale – una ventina di installazioni in altrettante città italiane. Sono tutte opere che si inseriscono perfettamente nel contesto e che quindi vengono ‘accettate’ da tutti pur senza avere una specifica autorizzazione. In questo caso ho fatto in modo tale che ‘5’ si armonizzasse con viale delle Piagge, ma anche lanciasse il suo messaggio". Quale? E’ scritto proprio nel cartello al fianco del bimbo: "L’uso eccessivo di smartphone e videogames nuoce alla salute". L’arte, invece, fa bene al cuore.