Unipi-Piaggio, l’amicizia: "Abbiamo creato insieme il primo ibrido a due ruote"

Il professor Marco Gabiccini del dipartimento di ingegneria civile ed industriale "Una serie di collaborazioni anche sottotraccia per un rapporto ben saldo".

Unipi-Piaggio, l’amicizia: "Abbiamo creato insieme il primo ibrido a due ruote"

Unipi-Piaggio, l’amicizia: "Abbiamo creato insieme il primo ibrido a due ruote"

Il primo due ruote ibrido al mondo? Made in Pisa e in Pontedera. Quasi venti anni fa, due eccellenze del territorio, sinonimo di creatività ed ingegno come Piaggio ed Unipi, si sono messi a lavorare ad un progetto pionieristico: un motore ibrido per due-tre ruote. Era il 2009, quando si vide circolare per Pontedera un veicolo tre ruote (Mp3-125cc) ed altri scooter con due motori: uno a scoppio ed uno elettrico. Le riviste di settore salutarono quella novità epocale definendo quei mezzi come un "laboratorio ambulante". A raccontarci questa ed altre storie di collaborazione super collaudata tra Unipi e Piaggio, è il prof. Marco Gabiccini del Dipartimento di ingegneria civile ed industriale (Dici). "Il legame con Piaggio tra la scuola di ingegneria coi suoi vari dipartimenti, è sempre stata saldissima. Non solo con lo sviluppo e la progettazione del primo motore ibrido ma anche con tutta una serie di collaborazioni che possiamo definire sottotraccia".

L’aver progettato e sviluppato il primo ibrido al mondo per veicoli a due ruote, è dunque il fiore all’occhiello ed è quasi un approdo naturale visto che la Scuola di ingegneria pisana, si occupava di motori elettrici-ibridi già dagli anni ‘70. In una vecchia pagina di archivio della rivista Athenet (pubblicazione divulgativa di Unipi) si legge infatti: " Da lunghissimo tempo, la nostra facoltà si interessa di veicoli a propulsione elettrica e ibrida. La storia è cominciata addirittura alla fine degli anni ’70 con i primi studi sui veicoli elettrici a batteria, ed è proseguita nel tempo con continuità.

Le attività più recenti nel settore sono state innescate a partire dagli ultimi anni ’90 con un progetto di ricerca nazionale finanziato dal Murst e coordinato a livello nazionale dal prof. Emilio Vitale, riguardante la propulsione ibrida per veicoli stradali". L’articolo prosegue dando conto della collaborazione con Piaggio ed è a firma Massimo Ceraolo docente di Sistemi elettrici per l’energia. "L’attività di collaborazione con la Scuola perdura ed è sempre intensa – dice Gabiccini - con tesi, tirocini, borse di studio e di dottorato su vari argomenti di: meccanica fredda (progettazione e ottimizzazione di telai, analisi di giunti saldati, prove di fatica e durability) meccanica calda (analisi ed ottimizzazione della combustione, studi su combustibili alternativi carbon free, etc) e analisi su componenti elettrici di potenza (sistemi di accumulo) e miglioramento dell’efficienza".

Ma c’è di più: Piaggio apre i suoi spazi agli studenti di ingegneria che fanno lezione sul campo. "Gli studenti del corso di laurea in ingegneria meccanica ed ingegneria dei veicoli fanno alcune lezioni a Pontedera con ingegneri della Piaggio presi come docenti a contratto come l’ing. Marco Santucci ed Antonio Marchetti": dice Gabiccini.