
I volontari e le volontarie del gattile con i familiari di Selene, mostrano la targa in suo ricordo
Pisa, 24 marzo 2019 - «A Selene, amante dei gatti, amata dai gatti. Per sempre». Un pesco fiorito, una panchina al sole, tante casette di legno e un centinaio di mici di tutti i colori e di tutte le età messi a cerchio, sull’attenti, quasi a voler dare un tocco solenne ad una cerimonia semplice e toccante, tra una lacrima e un sorriso. Parole scritte col cuore, quelle che le volontarie dell’associazione Gatti Mammoni hanno voluto dedicare ad una sostenitrice che non c’è più. Al gattile da ieri c’è una targa a ricordare Selene Biosa, il suo sorriso, la sua generosità e il suo grande amore per gli animali, in particolare i gatti. Scomparsa a soli 42 anni, dopo aver a lungo combattuto contro una grave forma di tumore. Tifosissima del Pisa, moglie del vicepresidente dell’associazione Cento Marco Castellano, Selene era anche una sostenitrice dell’associazione ‘Gatti Mammoni’, che gestisce il gattile e che, grazie all’impegno di un manipolo di volontari e volontarie, si occupa dei mici randagi, dei trovatelli e di molte colonie feline tra Pisa e il suo hinterland. Selene, che proprio tramite i ‘Gatti Mammoni’ aveva adottato Ester e Dafne, le sue adoratissime micine, poco prima di morire si congedò dai suoi cari chiedendo a chi le voleva bene un ultimo regalo: al posto dei fiori, organizzare una raccolta di fondi per i gattili di Marina di Pisa e di San Giuliano Terme. E ieri alle 11 in punto, al gattile sotto il pesco fiorito sono arrivati i genitori di Selene, Silvana e Pietrino Biosa, il marito Marco Castellano, la zia materna Franca Carlotti. Tra una lacrima e un sorriso, le volontarie hanno mostrato loro la targa, che da ieri rende omaggio a Selene in uno dei luoghi e tra le creature che lei amava di più. «Abbiamo avuto modo di mostrare loro come stiamo spendendo le donazioni – hanno spiegato Paola, Tiziana, Alice e le altre volontarie – . Stiamo sostituendo il retro delle casette di legno, ormai danneggiato dall’usura, e poi realizzeremo uno spazio esterno luminoso e protetto per i gatti positivi alla leucemia felina, che devono stare necessariamente in uno spazio isolato dagli altri mici, per evitare contagi. Abbiamo voluto dire grazie a chi ha saputo trasformare un grande dolore in vera solidarietà».