"Un agosto da ricordare per alberghi e musei"

Numeri di visitatori in crescendo che hanno superato quelli del 2019 e del 2020. L’assessora Luti: "Almeno il 50% erano coppie o famiglie arrivate dall’estero"

di Luca Bongianni

Agosto da record per il turismo a Volterra. Numeri ancora in crescita per il turismo volterrano. Anche il mese di agosto, infatti, ha superato le presenze registrate lo scorso anno che già aveva visto un incremento di visitatori rispetto al 2019 e quindi superiori al periodo Covid.

"Numeri di presenze turistiche estremamente positivi quelli registratati ad agosto a Volterra – dichiara l’assessora al Turismo del comune di Volterra Viola Luti – che hanno superato anche quelli dello scorso anno. In aumento, infatti, rispetto al 2020, le prenotazioni nelle strutture ricettive, gli ingressi nel sistema museale e le presenze di turisti italiani e stranieri in città. Dati davvero importanti che mantengono un trend positivo con prenotazioni per settembre e ottobre. Risultati – continua Luti – che sono il frutto di un lavoro di squadra tra pubblico e privato, dalle politiche messe in campo dall’amministrazione comunale alle attività di tutti gli attori legati al turismo del nostro territorio che, non appena le disposizioni nazionali lo hanno reso possibile, sono stati pronti ad accogliere i visitatori, riuscendo a garantire i servizi in modo tempestivo e con professionalità, nonostante la complessità e l’incertezza legate all’emergenza epidemiologica".

Ma la stagione estiva sembra non essere ancora finita. "Dopo un agosto con prenotazioni in agriturismi e alberghi off-limits e ristoranti costretti al quarto turno per non mandare via i clienti – dice Luti – anche il mese di settembre si preannuncia ricco di turisti. Ci sono prenotazioni per la prima quindicina ma anche per la seconda. E se il meteo e le condizioni legate alla pandemia lo permetteranno si potrà arrivare fino ad ottobre".

Sono arrivati sul colle etrusco soprattutto stranieri, almeno il 50% erano coppie o famiglie arrivate dall’estero, soprattutto in auto dai Paesi vicini all’Italia. Svizzeri, belgi, olandesi e sono tornati anche i tedeschi, che negli ultimi anni si erano visti meno. Meno americani, ma questo era prevedibile viste le incertezze dettate dalla pandemia e legate ai voli intercontinentali. La grande novità di questa estate è invece rappresentata dai turisti provenienti dall’Europa dell’Est, da Ungheria e Polonia su tutti. "Alla luce di questi dati – spiega Luti – dovremo cercare di intercettare nuovi flussi di turisti provenienti da altre parti del mondo. Questi dati infatti ci permetteranno di orientarci per capire come sia cambiato, dopo questi due anni di pandemia, il turismo globale".