ANTONIA CASINI
Cronaca

Uccise il rivale a colpi di pistola. Il caso al quinto grado di giudizio. Nuovo passaggio in Cassazione

Francesco Ruggiero, sottufficiale dell’aeronautica, sparò a Vincenzo D’Aprile nel 2019. Ha scontato sei anni della sua condanna, è detenuto nel carcere di Massa dove lavora. .

Francesco Ruggiero, sottufficiale dell’aeronautica, sparò a Vincenzo D’Aprile nel 2019. Ha scontato sei anni della sua condanna, è detenuto nel carcere di Massa dove lavora. .

Francesco Ruggiero, sottufficiale dell’aeronautica, sparò a Vincenzo D’Aprile nel 2019. Ha scontato sei anni della sua condanna, è detenuto nel carcere di Massa dove lavora. .

Il caso è arrivato in quinto grado. Francesco Ruggiero, il sottufficiale dell’aeronautica militare a lungo di stanza a Pisa e che l’11 marzo 2019 sparò a Vincenzo D’Aprile in piazzale Ferro a Spezia, si trova in carcere ormai da quasi sei anni. Dopo che la Suprema Corte aveva annullato con rinvio alla Corte d’appello ponendo attenzione sulla premeditazione e le attenuanti generiche, la vicenda è stata discussa in un appello bis a Milano dove la Corte d’assise, dopo un doppio ergastolo (doppia conforme, si definisce), ha ridotto la pena a 26 anni. È stata infatti esclusa la premeditazione. Ora il nuovo ricorso attraverso i suoi legali, gli avvocati Maria Concetta Gugliotta e Alberto Marchesi del foro di Pisa, è stato presentato in Cassazione proprio sul riconoscimento delle attenuanti generiche. Fra pochi giorni si conoscerà il verdetto.

La premeditazione era stata sostenuta dalla procura, che aveva chiesto la conferma dell’ergastolo, con l’avvocato di parte civile Silvia Rossi in rappresentanza della moglie, dei figli e del fratello di Vincenzo D’Aprile. La difesa ha invece più volte sottolineato che si è trattato di un delitto d’impeto. L’allora sottufficiale dell’aeronautica nel 2019 sparò cinque colpi di pistola contro quello che era considerato il rivale in amore: il primo fu esploso - è stato ricostruito - dall’interno dell’auto, gli altri fuori dalla macchina, di cui uno fu letale.

Ruggiero si trova adesso in carcere a Massa dove è inserito lavorativamente. Ha già scontato quasi sei anni. E’ stato a lungo sottufficiale nella 46esima a Pisa, dove è tornato spesso per incontrare vecchi amici.

Come nel weekend prima dell’omicidio, quando venne nella città della Torre per giocare una partita di calcetto. In molti lo ricordano ancora, soprattutto in ambiente militare dove ci si conosce un po’ tutti. Quel fatto sconvolse infatti non solo la città dove avvenne, La Spezia, ma anche la nostra dove l’uomo, 50 anni, ha risieduto per un po’. La prossima settimana si conoscerà definitivamente quanto dovrà scontare ancora.