ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Trattori & proteste. "Il Governo ci ascolti"

Pisa, continua il presidio degli agricoltori nel parcheggio della Decathlon. "Non è una fiera agricola, capiamo il disagio ma abbiamo le nostre ragioni"

Cascina (Pisa), 2 febbraio 2024 - Continua il presidio di protesta degli agricoltori arrivati da tutta la provincia di Pisa a Navacchio. Con oggi, siamo al quarto giorno consecutivo di protesta ad oltranza che andrà avanti "fino a quando non verremo ascoltati dal Governo", dice Maurizio Senigagliesi, uno dei coordinatori della protesta a Pisa. I trattori parcheggiati di fronte al parcheggio della Decathlon stanno aumentando, ma che sia chiaro: "Non è una fiera agricola" dicono gli organizzatori. Nella giornata di ieri, le "sortite" per bloccare il traffico di Navacchio sono state solo 2, perché dice Senigagliesi: "Non vogliamo attirare le antipatie della gente, capiamo il disagio ma – puntualizza -, spero che gli automobilisti capiscano le nostre ragioni e si uniscano o almeno si avvicinino al presidio. Proprio per questo vogliamo organizzare delle iniziative per aprirci alla popolazione". Traffico in tilt, e trattori per strada "siamo cresciuti – dice Seniglagliesi – ad oggi tra trattori e camion siamo 226, domani (oggi ndr) ne arriveranno altri. Vanno riformate le leggi, l’Italia è una striscia lunga e stretta, con tanti climi diversi e ha bisogno di regole particolari che riconoscano tutte le differenze".

Tra le richieste, troviamo maggiori sussidi e difesa del Made in Italy, quindi no alla carne sintetica, no a farine di insetti, no agli impianti fotovoltaici sui terreni produttivi. Accanto a questo, gli agricoltori protestano contro il costo dei carburanti, l’aumento dei mutui, le tasse in seguito alla reintroduzione dell’Irpef agricola. Nel frattempo, ieri è andata in scena una grande protesta, non senza qualche tensione, nel quartiere europeo di Bruxelles. A prendere parte alla manifestazione agricoltori francesi e tedeschi, e rappresentanze dei sindacati da tutta Europa, tra cui l’associazione di riferimento italiana Coldiretti.

"La seguiamo con interesse – dice ancora il coordinatore del comitato riscatto agricolo -, ma l’associazione di categoria italiana vilmente vuole mettere il cappello sulla protesta, quando sette giorni fa aveva detto che non c’era di che lamentarsi, anzi, avevano chiamato i tesserati chiedendo espressamente di non scendere in piazza".

Un’azione definita sleale, ma che in ogni caso, nonostante in Italia non abbiano partecipato dice Senigagliesi "se le cose si risolvano va bene lo stesso, basta raggiungere l’obiettivo".