Tolaini e gli altri Un comitato per ricordarli

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Paolo

Pesciatini*

Leggo con piacere ed entusiasmo che il sempre attento professor Renzoni segnala la ricorrenza del centenario della nascita del grande Emilio Tolaini, invitando a non dimenticarsi di questo nostro concittadino che a ragione deve considerarsi tra i “più importanti intellettuali pisani del secondo Novecento”. Non entrerò nel merito delle molteplici motivazioni circa il dovere del ricordo nei confronti di questo raffinato studioso, perché già rappresentato con perizia nell’articolo. Segnalo che troppe volte è stata trascurata la memoria di illustri pisani e cito su tutti (per gravità) Fibonacci e Galilei, i quali, come diceva Remo Bodei, bastano da soli, con Pacinotti, a “marcare l’importanza di Pisa nel progresso scientifico dell’umanità”. Solo durante questa consiliatura sono state istituite le rispettive giornate per ricordarne annualmente la nascita. E partendo da questi fatti concreti anticipo dalle colonne di questo giornale, grazie anche all’intervento sul tema di un altro riferimento culturale della nostra città, il professor Michele Feo, che uno dei miei punti programmatici futuri sarà continuare a rendere debito riconoscimento a quei nomi illustri di origine pisana o che hanno attinto alle profonde radici culturali della città. E nella mia volontà di ricordare uomini come Tolaini e Russoli (anche di lui ricorrono i 100 anni dalla nascita), avendo già come intenzione quella di dare vita a una grande mostra dedicata ai pittori pisani tanto amati e studiati dallo stesso Renzoni, propongo di istituire un comitato scientifico, partendo direttamente da lui e dal professor Feo, coinvolgendo le istituzioni universitarie, per dare concretezza a idee che non devono rimanere solo tali.

*Assessore al Commercio

e al Turismo, Comune di Pisa