MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

"Tifo vestito da Torre di Pisa per regalare ricordi ai bimbi"

Dario Boldrini, 44 anni, ha girato tutta la città vestito da campanile pendente: un’idea nata proprio per celebrare il momento d’oro dei nerazzurri.

Dario Boldrini, del duo comico «Pisa Mania», è l’uomo che tifa vestito da. Torre

Dario Boldrini, del duo comico «Pisa Mania», è l’uomo che tifa vestito da. Torre

Pisa, 3 maggio 2025 – Tra le sciarpe e le magliette nerazzurre che giovedì hanno detto no alla braciata per invadere gli spalti dell’Arena Garibaldi inseguendo il grande sogno, un tifoso su tutti si è distinto nella massa. E non poteva essere diversamente perché, con un gigantesco costume bianco di gommapiuma a forma di Torre Pendente, c’era solo lui. Dario Boldrini, 44 anni, componente insieme all’amico Enrico Signorini del duo comico ‘Pisa Mania’ ha dato una grande prova di goliardia nell’aperitivo di quella che sarà la vera festa nerazzurra, vestendosi da Torre di Pisa. Un’idea pensata da tempo per non far mancare, nei grandi festeggiamenti, il simbolo della città. "In un’occasione di gioia come l’altro giorno non potevamo dimenticarci del simbolo dei pisani e della pisanità. Visto che non poteva spostarsi in mezzo ai tifosi per festeggiare, ce l’abbiamo portata noi".

Quanto ci avete lavorato?

"Due settimane di impegno da parte della costumista ufficiale di Pisa Mania, mia suocera Anna De Rosa che ha fatto il costume a mano con la gommapiuma".

Chissà il caldo...

"Probabilmente ho sudato più io dei giocatori (ride). A un certo punto non so se fosse il sole cocente oppure la foga per la partita, ma era veramente caldissimo. Comunque l’indole pisana insegna che bisogna patì fino in fondo e così ho fatto".

Oltre al patire, c’era anche tanto affetto...

"Assolutamente. Ho perso il conto delle centinaia di persone che mi hanno chiesto una foto. Mi ha fatto tanto piacere perché penso a ciò che vuol dire la promozione soprattutto per dei bambini che tra decenni rivedranno questo momento di goliardia. È un ricordo che si potranno portare dietro per la vita e li terrà più legati alla pisanità". Come sta vivendo questo momento?

"Sono due mesi che non dormo. La serie A per me è importantissima, mio nonno mi portava da piccolo allo stadio a vedere il Pisa. Ho vissuto Maradona, Gullit, Van Basten sul prato dell’Arena, la partita persa a tavolino contro il Napoli tirando una moneta e la vittoria 2-1 contro l’Inter con Dunga che spiazzò Zenga con tiro da 25 metri. Ricordi sportivi e affettivi che mi accompagneranno sempre".

Giovedì ha aggiunto nuovi ricordi all’album?

"Sì, ho visto persone arrivate da tutta Italia, che hanno avuto nonni o genitori pisani e sono tornati in città per la partita. È stato emozionante quasi quanto il gol di Meister".

Rivedremo la torre nei prossimi giorni?

"Sì anche se spero di non essere il solo. L’emulazione mi farebbe piacere: dobbiamo risvegliare il tifo e la goliardia dei pisani".