Stimola l’attività microbica del suolo e può influenzare la disponibilità degli elementi nutritivi per le piante, favorendo un uso più razionale dei fertilizzanti. Sono questi alcuni effetti del distillato di legno scoperti da un gruppo di ricercatori dell’Università di Pisa secondo uno studio pubblicato su "Soil Research". "E’ la prima volta che una ricerca cerca di valutare gli effetti del distillato di legno sul suolo – spiega il professor Roberto Cardelli (nella foto) del dipartimento Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali – si tratta infatti di un prodotto ancora poco conosciuto, sia dal mondo accademico sia dal mercato, e sebbene il suo impiego in Italia sia consentito in agricoltura biologica in realtà è usato soprattutto in Asia sulle piante con varie funzioni da biostimolante, antiparassitario e antiossidante"."Dalle analisi in laboratorio abbiamo visto che a concentrazioni non superiori all’1%, il distillato di legno sembra stimolare la biomassa microbica del terreno – continua Cardelli - l’unica attività del suolo con diminuzione è stata quella ureasica, e questo apre la strada al suo utilizzo anche per la concimazione azotata a lenta cessione". Il gruppo di ricerca è composto da Roberto Cardelli, Michelangelo Becagli (dottorando), Valentina Cantini (borsista) tutti del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agroambientali. Alla ricerca ha collaborato con il Gruppo Rm Energy Solutions di Arezzo.
CronacaTerreni più fertili grazie a Unipi Ricerca sul distillato di legno